Le reazioni alle ultime dichiarazioni di La Russa e Berlusconi confermano quanto ormai avviene da anni nel dibattito italiano: le notizie di politica sono sempre più gossip e sempre meno informazione.
In questi giorni si sta dibattendo tanto sulle parole pronunciate da due esponenti del centrodestra: Silvio Berlusconi e Ignazio la Russa.
Il Cavaliere aveva già espresso più volte negli scorsi mesi la sua opinione sulla guerra russo-ucraina. Qualche giorno fa, in concomitanza dei preparativi della visita del(la) Presidente del Consiglio a Kiev, ha detto che Zelensky dovrebbe mediare e che lui non gli avrebbe fatto visita, ritenendolo corresponsabile della guerra.
Sono partite così le polemiche, con tanto di dichiarazione ufficiale del presidente ucraino che l’ha accusato di non aver mai vissuto la guerra, affermazione smentita dallo stesso Berlusconi che ha vissuto invece la seconda guerra mondiale da bambino sfollato.
La seconda vicenda riguarda Ignazio La Russa che, alla trasmissione Belve, ha definito l’essere omosessuale un dispiacere per un padre come lui e l’ha paragonato all’essere milanista (lui interista). Anche lì, tante polemiche: un Presidente del Senato non dovrebbe esprimersi così.
La domanda che pongo è: perché stupirsi e indignarsi se due politici, con una storia ben chiara alle spalle, che mai hanno rinnegato, proseguono con i loro proseliti?
A me avrebbe dato più fastidio, e l’avrei trovato fazioso, un La Russa pro-lgbt o un Berlusconi anti-Putin. Ammesso e concesso che tutti si possano redimere – ma anche qui: redimersi di cosa ? – quello sì che sarebbe stato scandaloso. Non l’avrei trovato minimamente credibile, se non collegato ad un importante e profonda riflessione personale.
Credo che la polemica montata ad arte da alcuni giornali – in questo caso di opposizione ma ovviamente vale anche il contrario – sia solo l’ennesima manovra acchiappalike, nel dividere il bianco e il nero, il giusto dallo sbagliato.
Sono anni che si fatica a fare informazione, e i lettori calano sempre di più. La maggior parte delle notizie di politica che si leggono sui giornali sono false polemiche e gossip. La responsabilità è di entrambi: politica e giornalismo.
Abbiamo davvero bisogno di questo? Lo dico da persona che ha sempre finanziato la carta stampata, leggendo tutti i giorni i quotidiani e che, nonostante tutto, continua ad essere da anni abbonato digitale ad un quotidiano nazionale.