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Sguardi in Fortezza, non il solito cinema estivo

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Si affaccia sul nostro mare fin dal Medioevo, ha fatto da residenza a Cosimo de Medici e oggi il sabato sera è piena di musica fino a tarda notte. Queste cose sulla Fortezza Vecchia le sapevate già, ma quello che forse non sapete è che lunedì 20 giugno, per il settimo anno consecutivo, queste mura tornano a fare da sfondo a una delle iniziative più interessanti dell’estate labronica: le proposte cinematografiche di Sguardi in fortezza.

All’ombra del mastio di Matilde ho fatto quattro chiacchiere con Enrico Battocchi e Marco Bruciati, che di questa iniziativa si occupano fin dalla prima edizione del 2016.

Mi sembra d’obbligo iniziare chiedendovi come siete arrivati a proporre dei film in una cornice così suggestiva e particolare. Non è il primo posto dove ci si immaginerebbe un cinema a cielo aperto…

E: “Risalendo indietro negli anni, il merito dell’idea va a Luca Menicagli, che si prende cura di questo luogo da tanto tempo e che cercava un contenuto originale e interessante da proporre qui. Ne parlò con Giacomo Pisani dell’associazione culturale Nido del Cuculo, che a sua volta contattò me, e io mi portai dietro il Circolo del Cinema Kinoglaz, che è l’associazione di cui faccio parte con Marco.”

M: “Quindi fin dal principio Nido del Cuculo e Kinoglaz si sono occupati insieme della “direzione artistica” delle rassegne, curando la scelta dei film. Se non ricordo male, quella del 2016 fu una prima edizione al cardiopalma. Era già estate inoltrata, approntammo tutti insieme un cartellone a tempo di record per partire ad agosto e debuttammo con il primo lungometraggio di Simone Manetti, Goodbye Darling, I’m off to fight, che fu molto apprezzato.”

Avete citato associazioni come Nido del Cuculo e Circolo Kinoglaz, pilastri nel panorama culturale e cinematografico livornese. I legami con le realtà locali si fermano qui?

E: “Assolutamente no, e i legami con il territorio sono diventati sempre più stretti. Nell’organizzazione logistica e tecnica giocano un ruolo fondamentale L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e ovviamente Luca e la sua Menicagli Pianoforti, insieme ai ragazzi del Fortezza Bar, che hanno in gestione il punto di ristoro. Quest’anno però avremo anche altre collaborazioni…”

M: “… possiamo già dire che ospiteremo un evento che anticiperà la rassegna autunnale del FIPILI Horror Festival e inoltre abbiamo in programma delle collaborazioni con l’Istituto di cultura italo-tedesca, il Goethe Institute e anche con la Camera penale di Livorno.”

Un sacco di carne al fuoco. E i livornesi come hanno risposto?

E: “Penso che possiamo dire che, per noi come per moltissime altre realtà, l’unica battuta d’arresto è stata il Covid. Dalla prima edizione, infatti, i numeri sono stati crescenti. Una bella soddisfazione. La ripartenza nel giugno del 2020 poi è stata emozionante: siamo stati il primo evento pubblico in città dopo il lockdown…”

M: “Prima del Covid ci sono state serate in cui abbiamo dovuto, a malincuore, rimandare a casa persone. Lo spazio è grande, ma l’affluenza delle prime edizioni ci ha sbalordito. La gente stava anche sulle passatoie in alto lungo le mura. Alla fine lo spettacolo più bello erano proprio loro.”

Una proiezione dell’edizione 2019.

Evidentemente siete riusciti in qualche modo a riempire un vuoto, a offrire qualcosa di cui si sentiva la mancanza. In effetti i vostri non sono certo titoli che si trovano ovunque…

M: “A Livorno le arene estive erano già tre, che funzionavano (e funzionano) bene. La nostra sfida era inserirsi in questo panorama, cercando di proporre pellicole fuori dai circuiti, titoli diversi, non voglio dire di nicchia, ma…”

Perché non lo vuoi dire?

M: “È che a volte dire “di nicchia” equivale a dire noioso, pedante… la gente si immagina il film uzbeko sottotitolato in inglese, forzatamente lambiccoso o intellettualoide. Non è il caso delle nostre proposte, giuro!”

E: “Sono d’accordo con Marco. Certo, non sono titoli scontati, ma restano proposte fruibili e variegate. L’apprezzamento del pubblico è stato immediato e ci ha detto che quella era la direzione giusta. Nella prima edizione proponemmo solo documentari, ad esempio, genere che è rimasto prevalente anche negli anni successivi e che offre qualcosa che non si trova altrove.”

Che poi alla fine il bello è anche fidarsi, no? Farsi guidare da chi ne sa un po’ di più ed ha tempo, voglia e passione di fare una selezione di quello che da soli neanche troveremmo.

E: “Sul concetto di fiducia abbiamo basato fin dall’inizio gran parte di questa scommessa. Simbolicamente ogni edizione termina a settembre con un Film a scatola chiusa. La gente viene e si accomoda sulla sedia, ma non sa che cosa verrà proiettato sullo schermo.”

M: “Questa trovata ci ha dato la misura di quanto la gente avesse voglia di scoprire cose con cui normalmente non avrebbe a che fare. Anche senza nessuna coordinata, di lunedì sera, tante persone hanno avuto voglia di uscire di casa e di affidarsi a noi.”

E: “Sapevano che sicuramente quello che avrebbero visto non li avrebbe lasciati indifferenti, in un senso o in un altro. Che è poi il nostro obiettivo in generale.”

La scelta del lunedì è stata dettata solo da ragioni logistiche?

M: “Non solo. C’è da dire che la Fortezza vecchia, soprattutto in estate, è uno spazio estremamente vivo, con tantissime proposte di vario genere rivolte a diverse tipologie di pubblico, quindi, certo, trovare un giorno fisso non era semplice. Con Luca Menicagli abbiamo individuato il lunedì e alla fine la scelta non ci è dispiaciuta.”

 E: “Anzi, la rivendichiamo. Forse non abbiamo ricordato che con i 7 euro del biglietto è compresa anche una consumazione: volevamo rendere quella di Sguardi in Fortezza un’esperienza culturale ma soprattutto convivale. Il lunedì normalmente è un giorno vuoto, di scarico rispetto al fine settimana, e offrire un film diverso dal solito, accompagnato a un bicchiere di vino o una birra, ci pareva un ottimo modo per far iniziare la settimana.”

Io mi guardo intorno e non posso che essere d’accordo con Marco e con Enrico. Questa cornice è suggestiva, ma allo stesso tempo discreta e accogliente, e racchiude in sé l’essenza e la storia della nostra città. Renderla un contenitore di immagini e voci da tutto il mondo mi sembra una grande idea.

Sguardi in Fortezza comincia lunedì 20 giugno con una prima visione assoluta per la città: l’esordio alla regia di Charlotte Gainsbourg, Jane by Charlotte, pellicola dedicata dalla regista alla madre Jane Birkin. Di seguito trovate la locandina con il programma e il sito della Fortezza Vecchia, con gli altri eventi ospitati questa estate. Potete seguire Sguardi in Fortezza anche sui canali social: Instagram @sguardifortezza e Facebook Sguardi in Fortezza.

Insomma, scatola chiusa o no, per me vale la pena fidarsi.

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