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L’Approdo, una casa per tutta la città

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Sabato 9 Aprile 2022 a Livorno è stato inaugurato “L’Approdo”, centro di accoglienza e primo ascolto per persone LGBTQ+ e loro familiari, contro discriminazioni di orientamento sessuale e identità di genere. Ne parliamo con la dipendente del centro Ilenia De Robertis.

L’Approdo è il primo centro di questo tipo ad essere aperto in Toscana, e Ilenia, neolaureata in Giurisprudenza con una tesi sui mezzi di contrasto alla violenza intrafamiliare, svolge attività di accoglienza e primo ascolto presso la struttura di Via Caduti del lavoro 26.

Partiamo dalle origini: da dove è nata l’idea di aprire un centro di ascolto per i casi di discriminazioni LGBT+?

Il centro L’Approdo nasce dalla volontà di una serie di associazioni livornesi, che nel 2014 si sono riunite come tavolo consultivo del Comune di Livorno, Livorno Rainbow_Coordinamento LGBTQ+ , che oggi rappresenta un’istituzione che accumuna, oltre al Comune di Livorno, undici associazioni locali e di portata nazionale nella lotta contro l’omobitransfobia.

Il Comune di Livorno e il Coordinamento-Livorno Rainbow decidono, quindi, di partecipare al progetto per la costituzione di centri contro le discriminazione motivate da orientamento sessuale e identità di genere, promosso dall’UNAR (Dipartimento per le pari opportunità ndr). L’obiettivo principale è quello di sensibilizzazione il territorio fornendo uno spazio sicuro e intimo, formativo e culturale, e garantendo quindi l’ascolto e la tutela di tutte le persone che hanno subito una qualsiasi forma di violenza o discriminazione di questo tipo, mediante l’impegno di volontari specializzati e professionisti che collaborano al progetto, tra cui esperto di tematiche transgender, consulent* legal*, psicolog*, pediatr*, assistent* social* ed educator*.

Chi fa parte de L’Approdo?

Alla base del centro c’è un’Associazione Temporanea di Scopo composta dal Comune di Livorno, Agedo e Arcigay e i partner che fanno parte del Coordinamento Livorno Rainbow, che sono: Associazione FriendLI, Morphè_Centro ascolto famiglie, Associazione Randi, Progetto Essere tutt*, Arciragazzi Diecidicembre, Famiglie Arcobaleno (nazionale).

Chi si rivolge al vostro centro deve pagare qualcosa?

No, le attività del centro sono interamente coperte dai Fondi ministeriali UNAR.

Come avviene generalmente un vostro intervento?

Le persone che si rivolgono a noi vengono accolte mediante un primo ascolto e un protocollo di accoglienza per persone LGBTQ+ e per loro familiari o persone comunque interessate a tali tematiche. Può essere inoltre svolto un servizio di ascolto specializzato, che può riguardare una situazione di discriminazione basata sull’orientamento sessuale e/o identità di genere, mediante colloqui con psicolog*, consulent* legal*, e socio_sanitar*, con l’integrazione dei servizi presenti sul territorio impegnati nel contrasto a situazioni di discriminazione.  

Su richiesta, gli psicolog* hanno a disposizione cinque consulenze a persona. Dopo questo ciclo si procede con una valutazione, decidendo insieme se continuare con altri incontri o meno. Ci tengo a precisare che nel nostro centro è assolutamente garantita la privacy, l’anonimato e la completa riservatezza.

Oltre all’opportunità di finanziamento, qual è stata la spinta ad aprire il centro? Erano numerosi i casi di violenza e discriminazione?

L’ esigenza maggiormente avvertita era la necessità di creare uno spazio sicuro, contro i fenomeni di discriminazione di questo tipo, spesso particolarmente violenti e crudeli, a prescindere dalla loro frequenza.

Parafrasando le parole dell’assessore Raspanti nel giorno dell’inaugurazione, Livorno, come tutto il nostro Paese, sta facendo un percorso di crescita, ecco perché questo spazio è considerato uno strumento importante per l’intera cittadinanza, che nasce oggi e vuol restare, rappresentando il nucleo di un progetto più ampio, La Casa Dei Diritti, un luogo in cui le persone nella loro integralità possono trovare risposte ai loro desideri.

Come in tutte le altre realtà all’interno del nostro territorio, più si creano posti dove si contrasta le discriminazioni, prevenendole e quindi, “educando”, più questo percorso sarà breve. Per questi motivi, il Comune ha ritenuto opportuno pensare ad un posto, una casa, dove si parlasse di diritti di tutt*, di diritti umani quindi di libertà, e si lottasse contro le discriminazioni. L’Approdo è il primo centro contro le discriminazioni LGBTQ+ in tutto il territorio della Regione Toscana, che ha vinto il Bando istituito dall’UNAR.

Credo sia importante lanciare un messaggio positivo: il centro non solo serve a proteggere le vittime di discriminazioni, ma anche alla comunità per crescere insieme.

Come ha reagito la città di Livorno all’apertura del centro?

In maniera molto positiva. Il punto di partenza è stato ottimo e all’inaugurazione erano presenti, oltre alle associazioni direttamente coinvolte, anche tant* amic*, familiari e numerose istituzioni. Sicuramente dobbiamo ancora crescere, ad esempio affinando il primo ascolto, che deve essere il punto di partenza per un percorso nel quale si inseriranno dei professionisti. Per quanto riguarda il nostro ruolo, cerchiamo di prestare particolare attenzione al linguaggio, che deve essere sempre inclusivo e non discriminante.

Ci sono anche altre attività all’interno del centro di cui vuoi parlare?

Abbiamo l’intenzione di svolgere un sabato al mese dei gruppi AMA (auto mutuo aiuto) sulle tematiche trans, dove ci sarà un rapporto tra pari con la guida di un facilitatore esperto. Oltre a questo, ci saranno anche delle giornate e degli eventi dedicati alla formazione interna ed esterna.

Il centro è stato finanziato dal Ministero per un anno. E dopo?

L’idea è quella di voler continuare, perché il centro è fondamentalmente una casa, a disposizione di tutta la cittadinanza. Vediamo.

Come ci si rivolge al centro?

Si può chiamare al 380/5963102 attivo 7/7 h24 con modalità di chiamata e messaggistica istantanea, oppure ci si può recare nella sede di Via Caduti del Lavoro n.26: il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9 alle 12.30 oppure, tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00.

Sito web: https://www.livornorainbow.it/l-approdo-centro-ascolto-lgbtq/.

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