Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Parliamo di politica, più o meno seriamente.
Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Bentornate elezioni

Condividi

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

Siamo arrivati alle elezioni politiche in Italia dove per i famosi leoni da tastiera andremo a votare il Presidente del consiglio, Invece il popolo che non si informa solo su Facebook o su altri social network, sa che attraverso il nostro voto porteremo davanti al Presidente della Repubblica gli eletti di una coalizione di partiti o di un partito singolo, a seconda di chi prenderà la maggioranza elettorale per governare il paese. Sarà poi il presidente stesso, insieme al partito o ai partiti vincitori, attraverso delle consultazioni, ad incaricare il prossimo presidente del consiglio che dovrà avere la maggioranza dei voti sia alla Camera che al Senato. Questo per fare un po’ di chiarezza iniziale

Ma torniamo a noi. In questi anni il PD ha guidato l’Italia ma dobbiamo ricordarmi come ci siamo arrivati.
Prima il paese è stato lasciato dalla destra in ginocchio dopo che il governo di Silvio Berlusconi a suon di “colpi di fiducia”, per non dire altro, ha, insieme alla sua banda, ha creato svariate leggi “ad personam” e non ha saputo contrastare la crisi economica, arrivando perfino ad farci di fatto commissariare dall’Europa. Lo ammetto, avrei voluto batterlo politicamente e non grazie ad una sentenza del tribunale, ma di fatto, non è andata così.

Abbiamo poi vissuto la stagione del governo tecnico di Monti con una delle leggi che ha fatto, e fa, più discutere: la famosa legge Fornero (riforma delle pensioni). Quella che ormai tutti conosciamo e che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile. Purtroppo tutt’oggi è sempre in vigore e pesa come un macigno sulle spalle dei giovani i quali non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Infine le elezioni portarono praticamente ad un nulla di fatto e arrivò come una meteora il governo di Enrico Letta, liquidato in meno di un anno da Matteo Renzi, che nel 2014 prese la guida del paese. Ed è qui che mi voglio soffermare.

Possiamo ad esempio partire dalla legge sulle Unioni civili, quella sul “dopo di noi”, quella (finalmente arrivata in porto) del testamento biologico, le 960€ all’anno ai meno abbienti, le 500€ ai diciottenni per incrementare le loro spese in cultura, e questi sono solo alcuni esempi di quanto prodotto durante la legislatura. In quel periodo inoltre è tornata a crescere l’occupazione lavorativa, è stato istituito il divorzio breve, la legge contro il caporalato, la riforma del settore del cinema, la legge contro i reati ambientali, è stato istituito il tetto massimo di 240.000€ per i dirigenti dello Stato. Arriviamo poi al decreto salva risparmio, la legge sulla sicurezza urbana, il reddito di inclusione, l’abolizione dei voucher, la riforma del terzo settore e l’obbligatorietà dei vaccini.

Ecco questa specie di lista della spesa che vi ho elencato sopra è tutto il lavoro svolto dagli ultimi due governi di centro sinistra. Nei miei 36 anni di vita con tutti i governi che ho visto passare non ne ho mai visto uno attivo come questo. Spero perciò che il 4 Marzo tutti andremo a votare ricordiamoci che ne va del nostro paese e delle nostre vite.

Io credo ancora nella politica perché sono convinto che tra quasi mille persone tra deputati e senatori ci sia sempre del buono e non tutta carne da macello. Buon voto il 4 marzo.

Ultimi articoli