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Primarie PD Livorno: perché non considerarle un flop.

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In queste ore leggo su Facebook una serie di teorie sui motivi che hanno portato ad avere un’affluenza bassa durante le primarie per il segretario del Partito Democratico della Federazione di Livorno.
Intanto direi che molti sbagliano nel sostenere che “Hanno votato 3670 persone su 260000”, cosa che mi capita di leggere in molti post: mi risulta che a Piombino e all’Isola d’Elba non si votasse e che fosse permesso di farlo solo a chi aveva 16 anni compiuti, cose che abbassano il numero degli aventi diritto di parecchio, visto che 260000 è il numero totale di abitanti di tutta la Provincia.
Una parte di me non può sicuramente sentirsi soddisfatta per quello che è stato il numero totale dei votanti, credo comunque che ci siano una serie di considerazioni da fare che mi portano a ben sperare per il futuro a venire.

Sarebbe troppo facile, da parte mia che ho sostenuto Lorenzo Bacci limitare la mia analisi alla vittoria del candidato che preferivo.
Anche se non posso esimermi dal ritenermi soddisfatto della vittoria, oltre che del candidato, del programma che ritenevo più valido e delle conseguenze della stessa, prima tra tutte il rinnovamento della classe dirigente del partito.
Di un partito che, ci tengo a sottolinearlo ogni volta che posso, il 25 maggio ha preso il 52% dei voti alle Elezioni Europee e il 37% a quelle Amministrative.
Io in questo risultato non riesco che a vedere un unico, grande messaggio da parte della città: cambiate quelli che sono i vostri interlocutori nei nostri confronti.
Sono sicuro che con Lorenzo ci sarà modo di farlo.

Passerei, dunque, alla scarsa affluenza: 3670 votanti in tutto.
Sono pochi, pochissimi, ma viste le recenti bassissime affluenze alle urne per le Elezioni Regionali non mi aspettavo certo di piu: se va a votare solo il 40% degli aventi diritto per eleggere un Presidente di Regione, non vedo come possano creare appeal le Primarie per il Segretario di un partito che a Livorno negli ultimi anni ha amministrato male la città, è apparso come un sistema clientelare all’esterno, non governa più e, cosa assai peggiore, quando parlavo delle primarie con amici e parenti mi trovavo in difficoltà perché le persone mi dicevano che non avevano intenzione di spendere non tanto l’Euro chiesto ai non iscritti, quanto il tempo per venire a votare per il segretario di un partito che, diciamocelo chiaramente, nell’ultimo mese ha fatto poco per apparire serio.
Sinceramente non me la sentivo di dargli torto ed ammetto che questo sentimento diffuso mi faceva temere che sarebbero venute meno di 3000 persone a votare, il numero raggiunto supera quindi le mie aspettative e quelle di tante altre persone con cui mi è capitato di parlare nelle ultime settimane.

Ho visto spendere tante energie per la campagna di queste primarie, spesso usate in modo più che discutibile, ma tutto l’interesse messo in campo non mi da certo la sensazione di far parte di un partito morto come qualcuno ci ha accusato di essere recentemente, magari solo un po schizofrenico. Se riuscissimo a usarle diventando più propositivi e aprendoci completamente nei confronti della città, torneremo ad essere credibili come partito e come alternativa per  governare a Livorno, soprattutto se l’attuale amministrazione continua a dimostrarsi ogni giorno più inadeguata a farlo.

In più di una lista ci sono ragazzi giovani, cosa che per me è molto positiva per una serie di cose, tra tutte il fatto che, al contrario di quanto io stesso mi ritrovi spesso a pensare, la mia generazione ha voglia di partecipare.

Credo dunque che le premesse per ripartire ci siano e spero che i toni che verranno usati prossimamente siano più consoni ad un partito che vuol governare una città come Livorno.

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