Non da esperto, in questo articolo, voglio provare a fare una serie di ragionamenti sulle dichiarazione del Sindaco Nogarin riguardo l’acquisizione della Porto 2000.
Un primo ragionamento da fare è quello, ovviamente, relativo ai costi dell’acquisizione: si parla di 7mln di euro. Partiamo dal presupposto che 7 mln, per un comune come quello di Livorno, sono tantissimi. Ma la domanda che mi pongo è un’altra, dov’è che li prenderebbe? Noi attualmente, abbiamo la possibilità di sapere come i conti del Comune siano ottimi. Il lavoro svolto negli anni dall’Assessore Valter Nebbiai è indiscutibile. E’ riuscito ad estinguere i debiti passati ed a far tornare i conti, nonostante la morsa del Patto di Stabilità. Ed è proprio questa accuratezza nel far quadrare i conti, che gli ha permesso nell’ultimo anno, di sbloccare circa 6mln di euro dal Patto di Stabilità da spendere come vogliamo (liquidare i fornitori, mutui ecc). A quanto pare, i soldi ci sarebbero per fare investimenti importanti. Ma siamo davvero disposti a spendere 7 mln, dopo anni di sacrifici (chiaramente il lavoro dell’Assessore è stato efficiente, ma va sempre a discapito nostro, perché oltre agli investimenti abituali, non è mai stato fatto altro…) per comprare una società, che dopo il forte calo crocieristico, è in attivo solo di un paio di milioni di euro? Non pensiamo che forse ci sarebbero delle priorità più importanti? Come, ad esempio, la riqualificazione di alcune zone della città? Potenziamento della raccolta differenziata? Riqualificazione dei monumenti, luoghi ecc per l’attrattiva di quei pochi turisti che rimangono a giro per la città prima di dirigersi altrove?
Vero che sarebbe un forte asset per il territorio, quindi comprarla e farla funzionare efficientemente potrebbe portare nuovi posti di lavoro, ed è vero anche, che sarebbe l’unica partecipata (posseduta interamente) del Comune ad essere in attivo.
Ma questo attivo, a quanto pare, poteva essere maggiore se solo ci fosse stata una dirigenza decisamente più competente ed onesta: http://www.lanazione.it/livorno/porto-2000-tre-anni-e-10-mesi-per-crocchi-1.4800 e http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2014/05/16/news/maxi-processo-porto-2000-condannate-crocchi-e-la-casta-1.9232853. E allora mi chiedo, il Sindaco in merito all’attuale dirigenza cos’ha da dire? Può garantirci (come rappresentante dell’Istituzione che controllerà totalmente la partecipata) che gli errori (orrori) del passato non verranno più commessi? Intanto, per i cittadini (soprattutto gli stessi che hanno votato i 5 Stelle), la cosa più sensata da fare sarebbe: tabula rasa. Con qualche manager di spicco, ed un nuovo gruppo dirigente, anch’io sarei tentato per l’acquisizione… sempre in relazione al fatto che non si prosciughino tutte le casse esclusivamente per la Porto 2000.
Ma allora in questo discorso, è doveroso anche prendere in considerazione una eventuale cessione della Porto 2000. Cessione totale. Cioè nessuna quota pubblica assieme a quella dei privati. Queste esperienze di “convivenza” sono sempre state fallimentari in Italia, anche a Livorno abbiamo un esempio: l’ASA. Cedere interamente la Porto 2000 ad un privato, deve essere visto innanzitutto come la possibilità di usufruire di circa 10 mln (o più) dalla vendita (nell’eventualità dovessimo prima comprarla e poi rivenderla), ed un nuovo gruppo di persone pronte per investire sul territorio livornese. L’occupazione aumenterebbe lo stesso, in più hai tolto alla politica la possibilità di mettere bocca in un settore nel quale ha già fatto disastri. Lasceremmo quindi nell’interesse del privato (ed indirettamente nostro), la possibilità di portare nuova liquidità economica sul territorio livornese.
Come vedete, o comprarla o cederla, dovrebbe comunque portare risultati positivi in termini di occupazione. Ergo su questo non dobbiamo preoccuparci. A mio avviso venderla sarebbe la soluzione più facile e che porterebbe subito liquidità economica da reinvestire nelle casse del Comune. Così facendo togli ogni problema al Sindaco ed al suo staff, nel scegliere un Manager competente, che possa tirare avanti la barchetta (evitando così il rischio di fare un flop e nel frattempo svalutare il valore della Porto 2000). Così facendo siamo anche tutti più sicuri, che gli errori del passato, non verranno più commessi.