Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

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La Campagna elettorale a colpi di social

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Ho sempre pensato che prima di essere politici, bisogna essere persone serie e rispettose.

Ecco, in questo senso, l’inizio dei cinque anni del M5S al governo della città è stato uno dei più brutti: vedere le immagine di Marco Ruggeri e altri ragazzi giovani che escono dal Comune mentre i simpatizzanti del M5S urlano ladri, fischiano e spintonano, è veramente una brutta notizia per Livorno. Ma credo che la cosa più brutta sia il non aver sentito una parola di condanna da parte del Sindaco Nogarin.

Ho fatto questa premessa perché è il finale di una campagna che, soprattutto sui social, ha visto un susseguirsi di offese e accuse a esponenti di altri partiti che fino a ieri erano amici. Si è voluto cercare il nemico, lo scontro a tutti i costi e non ho visto, ad esclusione di Marco Ruggeri, un post con scritto un’idea di città.

Avrete vinto ma ha perso Livorno e soprattutto i livornesi. Accetto le critiche ma non la gogna.

La Livorno che piace a me è quella dove a cena insieme ci si scontra sulle idee; la Livorno che piace a me è quella che le parole d’ordine sono solidarietà e rispetto. Rispetto che non ho visto da parte di Nogarin nemmeno al confronto al Cral Eni quando mentre inizia a parlare Ruggeri inizia a sventolare la bandiera.

Chiudo dicendo che come inizio non mi piace, ma spero per Livorno che il seguito sia migliore.

In bocca a lupo Livorno.

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