A Livorno ormai si discute da anni sulla necessità o meno di un nuovo nosocomio; io non sono nessuno per potervi convincere sulla questione, ma posso darvi numeri e informazioni per farvi riflettere.
Facciamo un salto indietro di circa 80 anni. Era il lontano 1931 quando il nostro attuale ospedale venne inaugurato. All’epoca era un fiore all’occhiello in fatto di tecnologia e di vivibilità da parte dei pazienti. Costruito in pochissimo tempo, ogni padiglione veniva edificato in contemporanea perché vi era un uso massiccio di uomini e mezzi dato il luogo di costruzione che negli anni 30 era periferia. Sì, avete letto bene, già negli anni trenta gli ospedali venivano costruiti non nel centro urbano, ma nel verde, in un luogo tranquillo. Dall’anno dell’inaugurazione la struttura ospedaliera ha subito una sostanziale rivoluzione al suo interno; si sono susseguiti negli 80 anni di vita una serie di lavori che hanno modificato radicalmente l’intera struttura. Sono stati ristrutturati quasi integralmente tutti i padiglioni; è stato costruito ex-novo l’edificio che ospita la scuola infermieri; sono stati innalzati di un piano tutti i corridoi di collegamento dei vari reparti; è stato costruito un nuovo Pronto Soccorso e il nuovo blocco operatorio. Insomma il nostro ospedale é cresciuto e invecchiato nel corso degli anni.
Solo gli ultimi lavori di restauro e ammodernamento sono costati la bellezza di 70 milioni di euro (20 anni di cantiere) e non sono più previsti lavori straordinari dal momento che non ci sono più fondi, ma solo normale manutenzione. Ecco, al nostro vecchio “amico” una normale manutenzione non basta più! Il nostro ospedale è invecchiato e non può più soddisfare, in maniera adeguata, il crescente bisogno di una città (e di un’area urbana circostante) del ventunesimo secolo.
Il nuovo ospedale nascerà in collina, appena fuori dal caotico centro urbano, nel verde e nella tranquillità, vista mare. Tracciamo i numeri del nuovo centro ospedaliero: costo totale dell’edificio 191 milioni, ai quali bisogna aggiungere 75 milioni per “riempirlo” con strumentazioni all’avanguardia e attrezzature mediche di ultima generazione, per una spesa complessiva di 266 milioni. Noccioline direte voi. Per finanziare tale cifra, la Regione stanzia 110 milioni di euro che possono essere impiegati solo per la costruzione di una nuova struttura e non per la ristrutturazione di una vecchia (legge 40); 81 milioni di euro vengono investiti dai privati, ai quali verranno dati in concessione per 30 anni i servizi non sanitari come pulizia, smaltimento rifiuti, ristorazione. Essendo voi bravi a fare i conti 266 -110 – 81, mancano 75 milioni. Ecco questi fondi e qualcosa di più, verranno “tirati fuori” dall’ Asl 6 stessa, mediante l’alienazione di immobili per un totale di 137 milioni: ora i conti tornano, anzi, avanzano.
Dal punto di vista economico i problemi non sussistono: quali altri dubbi ci possono essere? La localizzazione, direte voi, ma l’area individuata é stata scelta non solo per motivi idrogeologici, ma anche perché tale sito é di proprietà del comune, quindi siamo di fronte ad un notevole risparmio di denaro. È in periferia, ma tutti gli ospedali di terza generazione sono ubicati fuori dai centri abitati, vedi Cisanello a Pisa, Careggi a Firenze, il Versilia a Viareggio. Volete altri numeri? I posti letto saranno circa 500, 7 sale di chirurgia maggiore, 4 sale per il day surgery (interventi di un giorno) 5 sale per la chirurgia ambulatoriale, 8 sale per la diagnostica (liste di attesa più corte) e verrà portato a 6 il numero delle sale parto di cui una di emergenza.
In conclusione Livorno si merita un nuovo ospedale, se lo merita la città, ma soprattutto se lo meritano i cittadini. Ah…devo avvertire coloro che proprio non vogliono la nuova struttura che le penali per interrompere le gare d’appalto sono del 2,5% di 191 milioni, quindi quasi 5 milioni di euro che l’Asl 6 deve buttare al vento, per non parlare di tutte le spese sostenute fin ora: ne vale proprio la pena?
