Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Parliamo di politica, più o meno seriamente.
Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

I miei 5 pesci d’aprile. E il tuo?

Condividi

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

Nel preparare l’articolo che sapevo sarebbe uscito il primo di aprile, avevo pensato ad un articolo-scherzo. La mia (ormai non più fervida) immaginazione aveva partorito un galeone pirata comparso misteriosamente nel porto alle prime luci dell’alba (con tanto di foto, ovviamente falsissime) oppure Protti che si candidava a sorpresa a Sindaco (con tanto di domande e risposte ad hoc).

Poi, ho cambiato idea. In primis, perché il nome di Protti a Livorno è sacro come quello di S.Giulia e prima di pensarlo, pronunciarlo o alludervi è opportuno un approfondito risciacquo di bocca ed io ho troppo rispetto per usarlo in una banale burla (più che rispetto è un vero e proprio “culto”, non me ne volete… ma se un domani dovessi vincere un Oscar anche io lo metterei nelle mie fonti di ispirazione al pari di Maradona per Sorrentino). Il secondo, per certi versi più importante e motivo per cui ho cambiato genere di articolo, è uno scrupolo etico: quanto è giusto mettere in rete una notizia falsa?

E’ imbarazzante come delle notizie palesemente false, delle colossali panzane, diventino “reali” grazie al web e soprattutto a facebook. Migliaia di condivisioni, petizioni, raccolte firme, indignazione profonda: sentimenti veri mossi da cose che non esistono. In ordine sparso: il Deputato Beneamato di SEL che avrebbe ottenuto l’ok dalla commissione “Pari opportunità” della Camera per 320 milioni l’anno fino al 2015 al fine di far viaggiare gratis i Rom sui mezzi pubblici, Eddie Guerrero che sarebbe ancora vivo, la donna fermata la supermercato con un pollo intero nella vagina, le banane anti-cancro, le scie chimiche (qui si sono dati da fare anche alcuni preparatissimi deputati e programmi televisivi dall’indubbio valore come “Iene” e “Mistero”), i portachiavi contenenti cuccioli vivi di animali, il grafico che mostra l’esecuzione di un irreale e cruento aborto.

Insomma, un meccanismo perverso nella nostra mente ci suggerisce che ogni contenuto che leggiamo in rete probabilmente è vero e finiamo a credere a tutto e soprattutto alle notizie più strampalate e che destano maggiore sorpresa senza preoccuparci minimamente delle fonti da cui arrivano.

No, il mondo è già sufficiente pieno di merda per decidere di gettarne altra.

Quindi, oltre a consigliarvi di verificare i contenuti che condividete, ho voluto immaginare 5 notizie FALSE ma possibili almeno in teoria e che con ogni probabilità non si verificheranno per molto tempo oppure mai. E voi, quale notizia vorreste leggere sul giornale di domani?

INTERNET OVUNQUE: “Our world. Our web” è con queste parole che è stata annunciata per oggi l’attivazione della copertura mondiale e gratuita di internet. All’accordo intergovernativo siglato sui banchi dell’ONU aveva seguito la manifestazione d’interesse dei grandi giganti dei motori di ricerca e dei social network per la sua realizzazione. Ora le prospettive sono inimmaginabili e sicuramente porteranno l’umanità, in pochi anni, a fare un deciso passo avanti: dalla connessione e lo scambio di informazioni e dati in tutto il globo alla democratizzazione di aree isolate dal resto del mondo.

ADDIO ALLE BORSE: è la decisione presa all’unanimità dal G20. Perfino l’Europa, inizialmente contraria, ha accettato la risoluzione. Nel giro dei prossimi 10 anni ci saranno graduali trasformazioni al mercato dei titoli fino a togliere i processi speculativi dalle Borse mondiali, che torneranno ad essere solo dei luoghi in cui le aziende si “vendono in parte” per investire e aumentare la propria competitività.

PROGRAMMA FOOD AND BEVERAGE: Fermare la fame e la sete nel mondo è possibile. 40 miliardi di dollari, circa 5 dollari ogni abitante del mondo per realizzare pozzi e predisporre coltivazioni e allevamenti nei luoghi in cui il cibo adesso non c’è. “Già oggi il mondo produce abbastanza calorie da sfamare tutti quanti- dice l’ideatrice del progetto – Dobbiamo solo trasportare le risorse alimentari che già adesso vengono prodotte verso i paesi che ne sono sprovvisti. Dove è impossibile il trasporto, faremo coltivare o allevare gli abitanti del luogo. Per l’acqua invece abbiamo da tempo un piano di costruzione di pozzi. Oggi è un grande giorno per l’umanità” E’ rivoluzionaria la scelta che la FAO ha potuto mettere in piedi grazie al finanziamento del programma da parte di governi e di privati cittadini.

LA CINTURA SOLARE DEL MONDO: “Nessuno più, nel mondo, sarà privo di energia elettrica” E’ l’annuncio che il Presidente degli Stati Uniti d’America ha effettuato quest’oggi, dopo aver trovato la quadra con i paesi che occupano l’equatore. Nei prossimi 15 anni è prevista la realizzazione di un cintura di pannelli solari larga 3 km e lunga per tutto l’equatore: l’energia elettrica che servirà tutto il globo verrà prodotta li. Mano mano che si procederà alla realizzazione, i processi industriali saranno convertiti all’energia elettrica. Si prospetta un futuro in cui l’energia sarà “verde”, rinnovabile al 100% e libero dall’inquinamento dei combustibili fossili.

IL VILLAGGIO DELLA RICERCA Il Brasile è pronto ad un esperimento di importanza mondiale: con la pubblicazione dell’elenco di figure professionali richieste sul sito del Ministero dell’Istruzione, è iniziata l’operazione “Scienza libera”. L’isola di Pasara, a largo delle coste brasiliane, sarà il luogo di residenza per gli scienziati (ma anche panettieri, infermieri, poliziotti, idraulici, parrucchieri…) selezionati tra coloro che ne faranno domanda. In cambio di una fedina penale pulita e di non avere legami affettivi pregressi (in pratica, si entra come uomini e donne “singoli” senza possibilità di portare dietro figli o mogli o parenti) gli scienziati riceveranno dal governo brasiliano un alloggio, cibo, vestiti, servizi igenici e tutto quanto è necessario per condurre una vita agiata (tranne uno stipendio) e per condurre in libertà le ricerche scientifiche necessarie. Il Brasile, con una spesa che impatta pochissimo sul Pil, spera di poter fare un gigantesco passo in avanti sul profilo dell’innovazione: si pensa che nel giro di pochi anni potrebbero esserci sensibili novità (sottoforma di brevetti e invenzioni) dal punto di vista tecnico, industriale e medico

Ultimi articoli