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Rainbow Rose e diritti lgbt. Anche il PD faccia la sua parte

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L’entrata del PD nella grande famiglia del PSE, oltre a tutte le implicazioni che comporta, presenta anche un risvolto molto poco conosciuto ossia il sostegno del PD al network delle associazioni lgbt dei partiti membri: la Rainbow Rose.

Ma cosa è di preciso Rainbow Rose? È La rete LGBT del PES che riunisce i gruppi LGBT dei partiti socialisti europei, socialdemocratici e laburisti. Rainbow Rose promuove i diritti LGBT, l’uguaglianza e la diversità in tutta Europa.

Il PSE e i suoi partiti membri, hanno un ruolo fondamentale quando si parla di lotta per l’accettazione delle pari opportunità e della diversità. Uno dei nostri valori fondamentali come socialdemocratici è che ognuno merita una giusta opportunità nella vita e va rispettato per quello che è, indipendentemente dal suo sesso, identità, orientamento sessuale, origine sociale, razza, disabilità, convinzioni religiose o di età.

Rainbow Rose è in collegamento anche con altri gruppi LGBT di tutto mondo e attualmente collabora con 53 partiti membri, associati e osservatori all’interno del PES e dell’Alleanza tra Socialisti e Democratici in seno al Parlamento europeo.

Inoltre questo gruppo ha steso un proprio manifesto per integrare quello ufficiale del PES licenziato dal congresso recentemente svoltosi a Roma.

Questo documento riflette le aspirazioni dei gruppi LGBT  per i prossimi 5 anni a livello europeo e serve a fare in modo che i politici PES difendano queste idee .

Il primo punto è quello di ribadire  che tutti gli esseri umani nascono e vivono uguali davanti alla legge e hanno il diritto di godere del pieno rispetto dei loro diritti umani in ogni momento della loro vita .

L’obiettivo generale di uguaglianza sancito dai valori del PES e nel suo programma fondamentale deve ispirare un piano d’azione concreto nei prossimi cinque anni sia nel Parlamento europeo che nella Commissione europea .

Durante la campagna elettorale , il PES deve chiaramente citare le azioni che intende promuovere, in questo modo mostrerà che ha imparato le lezioni dai successi e gli insuccessi degli anni 2004-2009 , e che è pronto a portare fino in fondo la battaglia per la realizzazione dell’uguaglianza e per conseguire gli obiettivi concreti che possono cambiare la vita delle persone  .

Nel prossimo mandato della commissione europea, le strategie di uguaglianza e anti – discriminazione esistenti , roadmap e piani di azione devono essere integrati da quadri politici simili soprattutto nelle zone dove permangono notevoli lacune sui temi dell’orientamento sessuale e dell’uguaglianza di genere . Entro la fine del periodo 2014-2019 , la Commissione europea e il Parlamento europeo dovranno elaborare proposte per garantire una più forte consistenza di tutte le politiche di parità ( in materia di diritti umani e di strategia anti- discriminazione ) .

 Il PSE e i suoi partiti membri si dovranno impegnare a dare pieno sostegno all’adozione di un pacchetto completo di legislazione anti-discriminazione nell’UE che copra tutti i tipi di discriminazione sia citati nei trattati che oltre i trattati già esistenti, impegnandosi in un’azione coordinata in seno al Parlamento europeo che coinvolga la Commissione europea e i governi nazionali . Il PSE dovrà anche sostenere una piena applicazione della legislazione anti-discriminazione , in particolare chiarendo che le discriminazioni sessuali e le discriminazioni di genere riguardano anche quelle contro tutte le persone trans .

Il PSE dovrà spingere per una piena applicazione della “Freedom of Movement Directive”. Questo implica che tutti i matrimoni , senza discriminazioni , devono essere riconosciuti come tali ai fini della libera circolazione delle famiglie e dei cittadini dell’Unione . Ciò implica anche che tutte le unioni civili sono riconosciute come relazioni familiari da tutti i paesi che hanno una forma di unione civile nella loro legislazione nazionale. Infine, implica che l’ingresso e il soggiorno dei conviventi registrati o di altri membri di coppie non sposate deve essere riconosciuto anche nei paesi dove non è previsto dalla legislazione nazionale, anche per le coppie dello stesso sesso. Entro la fine del periodo 2014-2019 , il PES dovrà necessariamente promuovere un rafforzamento della legislazione UE affinché tutte le forme di famiglia vengano tutelate grazie al reciproco riconoscimento sui documenti di stato civile .

Il PSE , inoltre , si impegnerà a una piena e corretta attuazione della  Common European Asylum System legislation. Dovranno infatti promuovere la possibilità dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo alla condivisione di buone pratiche , alla raccolta di informazioni sui paesi d’origine, facendo in modo che le persecuzioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere siano integrate nel lavoro dell’agenzia .

Il PSE si spenderà per una piena applicazione della direttiva sul ricongiungimento familiare , e incoraggerà la Commissione ad agire per quando necessario . Questo implica che tutti i matrimoni , senza discriminazioni , devono essere riconosciuti come tali ai fini del ricongiungimento familiare .E questo vorrà dire, per quei paesi che hanno deciso di recepire le clausole opzionali sui partner non sposati e registrati e i loro figli,che tutte le unioni civili saranno riconosciute come relazioni familiari .

Il PSE si impegnerà per un completamento della normativa UE in materia di crimini d’odio , che attualmente riguarda solo il razzismo e la xenofobia (decisione quadro 2008/913/GAI ) . Il PSE e i suoi partiti membri nazionali dovranno anche lavorare per garantire la piena attuazione della direttiva 2012/29/EU sui diritti e la tutela per le vittime di reati di discriminazione o pregiudizi ( ad es omofobia e la transfobia )riconoscendo che possano essere necessarie misure di protezione specifiche .

Il PSE dovrà insistere su un attento monitoraggio degli obblighi comunitari in materia di diritti delle persone LGBT nel processo di adesione di tutti i paesi candidati . Essi potranno anche fare in modo che i principi dei diritti umani, compresi i diritti umani delle persone LGBT , siano chiaramente menzionati e presi in considerazione nei negoziati dell’UE con gli altri partner in politica estera . L’uso del “LGBT Toolkit and Guidelines” dovrà essere pienamente applicato da tutte le delegazioni dell’UE e degli Stati membri all’estero.

L’UE dovrà essere propositiva nello sviluppo di strategie atte a promuovere la piena inclusione delle persone transessuali e intersessuali , fornendo ulteriori ricerche , raccogliendo e pubblicando dati sulla parità di trattamento per trans e intersessuali , includendo le persone transessuali e intersessuali in tutte le politiche mainstreaming di genere e chiedendo agli Stati membri di sostenere nei tribunali le cause per discriminazione intentate da queste persone . L’UE e i suoi Stati membri dovrebbero anche mettere immediatamente fine alla violazione dei diritti delle persone transessuali e intersessuali come la forzata assegnazione del sesso imposto ai figli o al requisito di sterilizzazione come condizione per il riconoscimento di genere delle persone trans .

Quindi, come “supporter” della Rainbow Rose, e in quanto cittadino italiano lgbt stufo di essere considerato cittadino di serie B dal mio Paese, chiedo che il PD prenda piena coscienza di cosa voglia dire essere membro del PSE e che si attivi anche nel nostro paese per rendere reali i punti di questo ambizioso programma di uguaglianza e civiltà. Non si parli solo di austerità economica, ma anche di austerità dei diritti.

Intanto, visto che la scadenza più vicina è quella delle europee, rivolgo un appello ai candidati di tutte le circoscrizioni italiane del mio partito, il PD: firmate l’appello e scaricate il “pladge” della Ilga Europe (http://www.ilga-europe.org/home/how_we_work/european_institutions/ep2014/candidate/pledge), che non vi da solo lo status di candidato friendly ma che vi impegna formalmente a dare seguito con azioni concrete alle sopracitate misure di uguaglianza e civiltà

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