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Livorno città in abbandono

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“Livorno è una città inquinata non solo a causa dei rifiuti industriali o a causa dell’intenso traffico cittadino, ma dall’incuria e dall’inciviltà dei suoi abitanti.

Inutili gli sforzi di AAMPS e le sue recenti campagne di pulizia extra dei quartieri cittadini: ovunque tu ti trovi o ti giri, ci sono carte per terra, gratta e vinci abbandonati, scontrini o ricevute gettate al vento, recente la scoperta di una discarica abusiva di materiale ospedaliero nei dintorni di Salviano, persino buffo parlare delle centinaia e centinaia di brick di Estathé che dimorano in strada nelle piazze o nelle spiagge.

Livorno viene considerata la città d’Europa con il più alto consumo pro capite di questa bevanda, lo sapevate? No, non lo sapevamo, ma si vede che ai livornesi, soprattutto ai più giovani, piace l’Estathé. Inutile l’iniziativa di AAMPS nel coinvolgere la Ferrero per introdurre la formula del “vuoto a rendere”, gli abitanti continuano a lasciare i brick vuoti ovunque si trovino.

I discorsi sono plurimi e agghiaccianti se chiedi ad una persona perché butta qualcosa per terra: “Tanto ci sono gli spazzini” oppure “ero sovrappensiero”; ecco il punto è proprio questo: noi non pensiamo! Non ci rendiamo conto che tutto l’inquinamento che produciamo ricade sulle spalle dei nostri figli, un altro esempio? Le deiezioni dei nostri amici a quattro zampe, troppo spesso lasciate dove i quadrupedi le fanno, in questo caso, i segni e le conseguenze non ricadono sulle spalle delle future generazioni, ma sotto le loro scarpe. “E’ roba naturale, non fa male e poi nessuno la raccoglie” ti senti dire da qualche padrone distratto.

Il problema di Livorno è l’inciviltà e l’ignoranza di molti suoi abitanti, che non ragionano sul fatto che la loro incuria ha un costo, sociale ed economico e che l’amministrazione non ce la fa a rimediare allo scarso senso civico dei livornesi, perché pulire ha un costo, tenere pulito no.

Livorno è la nostra città, la casa dove viviamo, perché non possiamo tenerla pulita, proprio come casa nostra? Che fatica abbiamo se raccogliamo le feci del nostro cane o ci sforziamo di gettare i rifiuti negli appositi cestini, magari cercando di differenziarli?

Nel 2013, dati AAMPS, abbiamo avuto solo il 44,7% di differenziata, questo vuol dire che ancora molti cittadini non differenziano i propri rifiuti, questo per quale motivo? Indifferenza, disinteresse? Ecco noi dobbiamo di più alla nostra città, facendola diventare parte di noi stessi ed imparare ad apprezzarla ed a rispettarla di più. Recenti sono le cronache della distruzione della colonnina del bike-sharing, o il danneggiamento delle aquile nel monumento di Piazza Cavour, oppure le scritte sulla “A” in Piazza Attias: vandalismi che mettono a fuoco un totale disinteresse per il bene comune nella nostra città.

Il problema di fondo per noi livornesi, oltre che economico e sociale è anche culturale e dobbiamo far si che le cose cambino, perché non sempre il problema sono gli altri, spesso il problema siamo proprio noi.”

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