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Appello per una giornata di lutto europea a seguito della tragedia di Lampedusa

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A pochi giorni di distanza dalla terribile tragedia che ha colpito le coste dell’isola di Lampedusa, in cui hanno perso la vita decine e decine di migranti provenienti dal continente africano, in maggioranza somali che fuggivano dalla guerra che imperversa nel loro Paese, la Gioventù Federalista Europea (GFE) ha deciso di lanciare una raccolta firme, tramite una petizione rivolta al Parlamento Europeo, nella quale si richiede una maggiore unione e la creazione di una politica di immigrazione vera e democratica.

Partendo dalla consapevolezza che il Governo italiano non dispone, da solo, delle risorse e del potere sufficienti per fronteggiare il problema, che nessuna politica nazionale di nessun paese europeo riuscirebbe da sola ad affrontare la questione in maniera efficace, e che l’inefficacia delle politiche nazionali e della mera collaborazione tra Stati oggi ha causato vittime reali, i ragazzi della GFE sostengono che non un singolo governo, non un singolo cittadino, ma tutti gli stati europei e i cittadini che continuano ad ignorare la necessità della creazione di una politica di immigrazione vera e democratica, di un potere sovranazionale europeo in grado di promuoverla, sono coloro che devono rispondere di ciò che è accaduto

“La spaventosa tragedia del peschereccio naufragato di fronte alle coste di Lampedusa non è il risultato di una sorte avversa, ma il prodotto di politiche sbagliate e dell’atteggiamento egoistico e rinunciatario dell’Europa rispetto ai drammi che stanno vivendo i popoli del Nord Africa e del Medio oriente. Di fronte agli imponenti flussi migratori che la investono, l’Europa non si è presentata con il volto accogliente di chi offre ospitalità, solidarietà e speranza a chi soffre, ma con il volto arcigno di chi si barrica entro i propri confini come in una fortezza”, sono le parole del Presidente del MFE, a cui ha fatto seguito la petizione elaborata dai giovani del movimento, e che nelle prime ore ha raccolto circa 200 firme, anche di personaggi del mondo politico, come per esempio l’esponente del PD David Sassoli, il quale ha retwittato la petizione.

A questo link troverete la petizione da firmare, il testo di accompagnamento, e una bellissima poesia del poeta inglese John Donne, che anche qui riporto.

“Nessun uomo è un’Isola,

Intero in se stesso.

Ogni uomo è un pezzo del Continente,

Una parte della Terra.

Se una Zolla viene portata via dall’onda del Mare,

La Terra ne è diminuita,

Come se un Promontorio fosse stato al suo posto,

O una magione amica o la tua stessa Casa.

Ogni morte d’uomo di diminuisce,

Perché io partecipo all’Umanità.

E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:

Essa suona per te.”

(John Donne)

 

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