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La musica classica a Livorno. Intervista a Gabriele Piva, presidente dell’Associazione musicale Mercury

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La minacciata chisura del teatro Goldoni, uno dei tormentoni estivi livornesi 2013, ha riportato all’attenzione della cittadinanza, o di parte di essa, il pericolo di un attacco all’anima culturale di questa città, i cui sintomi di crisi sono già nell’aria da anni. E nonostante le varie parole spese (molte superflue) e i vari proclami dell’ultima ora a difesa della res publica, la sua salvezza in estremis, ha in parte attutito gli animi di chi vedeva uno spazio pubblico così importante gettato alla polvere, ma dall’altra ha suscitato critiche e osservazioni sopratutto da parte di chi si occupa di cultura con un basso profilo e spesso senza aiuto alcuno.

Oggi il mio articolo si focalizzerà su una di queste realtà, giovane e ambiziosa, pronta a raccogliere una sfida importante ma al contempo difficile: promuovere eventi di musica classica, ma non solo, in quel che un dì fu la città che dette i natali al famoso compositore Pietro Mascagni e a molti altri artisti.

Sono lontani i tempi degli eventi organizzati dal Dr. Enrico Galletta quando Livorno nel suo piccolo accoglieva artisti di fama internazionale come Arthur Rubinstein, Martha Argerich, Arturo Benedetti Michelangeli, o un giovanissimo Maurizio Pollini fino ad arrivare a personaggi del calibro di Uto Ughi. Ma nonostante questo la città sembra non aver abbandonato il suo amore per la nobile melodia che continua ad avere un’importanza vitale nei cuori di molti livornesi. Così non è stato difficile incontrare il presidente della neonata Associazione musicale Mercury, attiva da marzo 2013, Gabriele Piva, che con l’aiuto di due collaboratori, Edoardo Tamalio e Glauco Ricoveri, ha iniziato a lavorare ad un progetto che navigherà in una stagione 2013/14 densa di eventi e sorprese per gli amanti del settore e non solo. A fare da cornice agli spettacoli sarà lo spazio intimo del Nuovo Teatro delle Commedie (ex TeatroC), anch’esso riportato in vita dopo la crisi avuta lo scorso anno che lo ha visto chiuso per qualche mese. Un luogo dove chiunque lo desideri, da novembre fino ad aprile, potrà sedersi ad ascoltare soavi melodie prendendosi quella pausa di riflessione intima che solo la buona musica è in grado di darti.

È cosi Gabriele?

Si proprio così. A mio avviso nel tempo in cui viviamo tutto nasce e muore veloce, per fare un qualcosa nel mondo non si ha più tempo a sufficienza da dedicare al pensiero cosciente della qualità. E questo sopratutto nel difficile mondo della musica dove oggi più che mai la melodia è frutto di un compromesso tra i soggetti che la governano (i discografici) e gli artisti, con l’effetto inevitabile di attribuire questa parola a cose che, spesso, tutto sono tranne che qualità.

Hai trent’anni, felicemente sposato e un lavoro come informatico, cosa ti ha spinto a gettarti anima e corpo in questo progetto?

La mia è una passione, forse anche un qualcosa di più, da bambino suonavo il pianoforte, strumento che indubbiamente ti regala grandi emozioni ma che al contempo richiede enormi sacrifici conditi da qualche rinuncia, tramutabili spesso in sofferenze che non tutti sono in grado di sopportare e di capire, sopratutto ad una certa età , così da adolescente mi sono allontanato dallo strumento per 10 anni per poi tornare sui miei passi decidendo di sostenere nel 2012 gli esami di Teoria e solfeggio ed il compimento inferiore in pianoforte, e nel 2013 l’esame di ammissione al triennio del conservatorio; non volevo che l’amore per questo mondo rimanesse dentro di me, così ho approfittato della disponibilità concessami dall’associazione temporanea d’impresa composta da Arci, Ars Nova, Pilar Ternera e Coop Marte che attualmente gestiscono il Nuovo Teatro delle Commedie, proponendo loro una serie di concerti di musica “colta”. Senza nessuna esitazione è partita la collaborazione, forte dei risultati positivi ottenuti con il nostro primo evento ufficiale l’8 maggio scorso quando siamo stati onorati della presenza del talentuoso pianista livornese Gabriele Baldocci, che come molti altri livornesi, eccezion fatta per alcuni sportivi, è poco famoso in patria ma affermato all’estero.

Gabriele Baldocci, di formazione barontiniana, è uno dei nostri fiori all’occhiello nel campo della musica all’estero, come sei riuscito a contattarlo?

Vedi la musica prima di essere un’attività o una materia di studio è una passione bella da condividere, e quando incontri persone con la tua stessa passione è tutto più facile. Prima di fondare l’associazione musicale Mercury ero locatario assieme ad altri ragazzi di una cantina, nonché la mia base per gli esercizi dato che vi portai il mio pianoforte. Con loro decisi di organizzare una serie di piccoli eventi gratuiti per amici e conoscenti sempre incentrati sulla musica classica; fu in quella circostanza che decisi di contattare Gabriele mandandogli una mail su Facebook alla quale rispose subito con grande entusiasmo e accettando l’invito come se si trattasse di un concerto vero condito dalle sue introduzioni ai brani proposti (Ballate di Chopin numero 1, 2 e 3 ed il Mephisto Waltz numero 1 di Liszt). Al pensiero di quella sera mi vengono i brividi, un momento davvero emozionante.

La musica è fatta di musica e melodie ma anche di persone e rapporti umani. Hai avuto difficoltà a reperire la disponibilità degli artisti che hai invitato?

No assolutamente, anzi, sono stati tutti disponibili sin dal primo momento che gli ho contattati e conoscendo un poco l’ambiente e gli impegni a cui sono sottoposti su alcuni nomi avevo rinunciato in partenza, ma per mia fortuna mi sono dovuto ricredere.

Bruno Canino, Domenico Pierini passando dal giovane talento camaiorese Chiara Orsetti per arrivare al maestro Ilio Barontini, pianista di fama internazionale. Un programma molto ricco direi…

Sono appuntamenti davvero incredibili, devo essere estremamente grato a tutti i musicisti che hanno sorriso a questa iniziativa e che hanno messo a disposizione la loro maestria per dare un contributo concreto al Teatro e di conseguenza all’intera città di Livorno. Siamo davvero contenti di avere una stagione concertistica di questo calibro, che verrà inaugurata il 6 Novembre con il duo Domenico Pierini e Ilio Barontini. Pierini, celebre per essere il primo violino dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e Direttore dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, proporrà insieme a Barontini, concertista di fama internazionale, docente di pianoforte presso l’Istituto Superiori di Studi Musicali Mascagni, le Sonate di Brahms, una serata da non perdere.

Il 4 Dicembre avremo come ospite il giovane talento Chiara Orsetti, già vincitrice di numerosi concorsi internazionali, che si esibirà portando brani di Beethoven Chopin e Liszt, così come farà l’8 Gennaio il nostro ospite Andrea Trovato che ricordiamo essere l’attuale insegnante di pianoforte complementare presso l’istituto Mascagni di Livorno, con questo chiudiamo il 2013 …

Immagino il 2014 cosa possa riservare…

Puoi ben dirlo, il 5 Febbraio avremo una serata particolare, un duo molto importante, costituito dai pianisti Gabriele Baldocci e Daniel Rivera, entrambi concertisti internazionali, entrambi membri fissi del Martha Argerich Project, che suoneranno un programma a 4 mani che spazierà tra Mozart, Rachmaninoff e Debussy.

Il 5 Marzo avremo il giovane talento livornese Caterina Barontini che porterà come repertorio brani di Bach, Bartok, Debussy e Ravel.

La conclusione è prevista per il 16 aprile dove a calcare il palcoscenico del Nuovo Teatro delle Commedie sarà il maestro Bruno Canino, musicista dal curriculum prestigioso e già direttore musicale della biennale di Venezia dal 1999 al 2002 che chiuderà questa stagione suonando al pubblico labronico brani di Brahms e Mozart.

Baldocci, Barontini, Trovato, Orsetti. Tra questi, due livornesi. Anche i giovani possono dire la loro in un campo che notoriamente non è sotto i riflettori del mondo giovanile?

Questa è stata una scelta voluta da noi, c’è una realtà che per varie ragioni è sommersa ed è fatta di giovani talenti incredibili e in questo contesto anche una città come Livorno, data da molti per spacciata o priva di risorse, ha i suoi assi da scoprire. La nostra associazione vuole proseguire proprio in questa direzione, buona musica da Livorno e per Livorno, cercando di coinvolgere il più possibile anche l’utenza giovanile o di chi, non essendo amante del settore, è semplicemente curioso di vedere o meglio di sentire cosa si prova ad un concerto di musica classica.

A tal proposito, vedo un assist alla cittadinanza con un riguardo particolare ai costi degli eventi…

La politica dei prezzi è stata voluta per avvicinare il più possibile tutta la collettività Livornese, non possiamo perseguire lo scopo della divulgazione musicale se poi mettiamo dei filtri all’ingresso, abbiamo così deciso di concerto con le altre associazioni che gestiscono il Teatro C di fare un abbonamento stagionale al prezzo di 75 euro, mentre per gli eventi singoli il prezzo varia, per il duo Barontini/Pierini 15 Euro; Chiara Orsetti 10 Euro; Trovato 12 Euro; Baldocci/Rivera 15 Euro; Barontini 10 Euro; Canino 18 Euro, nella nostra offerta a Livorno ci sono sottointese anche le nostre intenzioni, saranno i livornesi a decidere, noi ci mettaimo a disposizione per loro, del resto questo è il nostro credo.

Cosa pensi di Livorno attualmente?

Temo che Livorno si stia lentamente inchinando al becerismo. È un luogo dove al momento è difficile trovare possibilità sopratutto per i giovani, ma questa situazione non può essere utilizzata come alibi per guardare tutto in negativo o per rimanere immobili dando per inevitabile il fallimento di una qualsiasi iniziativa culturale.

Con i miei colleghi nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare un segnale forte e chiaro che in questa città le risorse e il talento per costruire un futuro migliore ci sono eccome; l’impresa culturale dovrebbe essere rilanciata, purtroppo in scala non solo cittadina ma nazionale: questo elemento può essere incentivato da più lati simultaneamente, da quello istituzionale, attraverso politiche che mirino ad una salvaguardia artistica del nostro patrimonio, ma anche da quello cittadino, attraverso una crescente partecipazione. Non dimentichiamoci che siamo stati la culla di molti artisti celebrati ogni giorno in tutto il mondo, lo siamo e con un po di ottimismo lo saremo ancora.

L’associazione è contattabile tramite i seguenti indirizzi:

assocultmercury.wordpress.com

facebook.com/assocutmercury

twitter.com/assocultmercury

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