Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

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Best Coast

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Ci saranno 30° e un’umidità impressionante. E’ l’ultimo giorno di Luglio e siamo tutti un po’ felici di questo. C’è a chi piace tantissimo questa stagione, e ancora devo capire il motivo. Però de gustibus… Ma su una cosa siamo tutti concordi: c’è tempo per fare scorpacciata di musica. E questo sole ispira tanto il nostro stereo (esiste ancora qualcuno che lo usa, peraltro?).

C’è questo gruppo californiano giovine giovine (hanno inciso il loro primo LP solo nel 2010) che mi piace tanto, e rende più piacevoli queste giornate all’insegna dell’afa e del dolce far niente. Loro sono i Best Coast, nati a Los Angeles (e dove altrimenti), capeggiati da Bethany Cosentino, voce elegante e suadente, e accompagnata da Bobb Bruno.

E’ lei che ha scritto i testi del gruppo – cosa che fa da quando ha 17 anni. Faceva parte della band di debutto Pocahaunted, che però ebbe vita breve.

Il salto di qualità ci fu quando Bethany partì in tour con le Vivian Girls, e parallelamente riuscirono ad attirare l’attenzione dei media che cominciarono a scrivere una miriade di articoli su questo duo bizzarro.

Dodici mesi furono triviali per Bethany –e per la band – quando si trasferì verso la grande mela per studiare, e finì a trascorrere le sue giornate rinchiusa in casa ricordando i tempi nostalgici californiani (‘and felt the weather turn really cold that I started immersing myself in that California sound. Because it helped me cope with seasonal depression’).

E’ qui che partorì ‘Crazy for you’, l’album che vi consiglio di scaricare (legalmente, eh) e di ascoltare in queste giornate soleggiate. In un album che concentra surf pop e lo-fi pop, richiamando il sound un po’ dei Beach Boys e un po’ dei Beatles, troviamo la radiosità (‘Boyfriend’ , ‘Crazy for you’, ‘Our deal’), un po’ di inquietudine in ‘Honey’, subito smorzata dalla frizzantissima ‘Happy’ – la mia canzone preferita dell’album, oltretutto.

Tutti i testi son caratterizzati da questo ‘you’ generico (e sicuramente saranno riferiti al suo fidanzatino, cantante dei Wavves, Nathan Williams) ma lo utilizza per estorcere un pensiero più profondo (furba la ragazza): ‘I mean obviously I’m a girl singing about boys, but you could easily change that role from your own perspective. I just think my lyrics are true, and people respect that’.

Le tematiche sono le più semplici che mai: gatti, onde, erba e carenze affettive. Un album non impegnativo, un po’ superficiale, ma ci piace così. Non si può d’altronde vivere di pesantezza, soprattutto tra Luglio ed Agosto.

E quindi… Prendete le vostre tavole da surf, e godetevi l’Oceano!

 

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