Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Parliamo di politica, più o meno seriamente.
Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Libere proposte

Condividi

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

Nuovo contributo dell’amico Pietro Caruso:

Libere proposte

di Pietro Caruso

Si fa un gran parlare da diverso tempo di ipotetici incontri e manovre che dovrebbero portare all’individuazione dei futuri candidati a sindaco di Livorno da parte del PD. I tempi sono effettivamente ristretti ma il punto più importante, a mio avviso, è ciò che vorrà, dovrà, o potrà fare il futuro sindaco della nostra città (con l’ausilio di tutti i cittadini) per cercare di cambiare verso ad una fase che, al momento, non ci fa pensare in positivo al futuro. E allora quali temi, fra tanti, da affrontare al più presto? Provo a citarne qualcuno in ordine sparso e a costo zero lungi dal voler dare consigli o indirizzi a chicchessia:

a) lotta senza quartiere all’abusivismo edilizio

b) sviluppo immediato di incontri tra i vari soggetti operanti o partecipanti alle attività portuali e turistiche per decidere interventi da apportare, anche all’organizzazione tutt’ora vigente, che possano riportare Livorno all’attenzione degli investitori e delle compagnie commerciali e turistiche operanti nel settore

c) riapproprio ulteriore del territorio, con controlli specifici da parte delle istituzioni preposte, per garantire ai cittadini la percezione di sicurezza e di legalità;

d) utilizzo di tutti i mezzi di controllo per sconfiggere i falsi meno abbienti che portano ad un enorme spreco di denaro pubblico a discapito di coloro che hanno veramente bisogno di azioni sociali;

e) ricerca di capitali, anche privati (Colosseo docet) per abbellire la nostra città recuperando piazze, strade, parchi;

f) rivisitazione dell’impianto stradale, in particolare del centro, per garantire posti auto sufficienti ai cittadini, anche evitando speculazioni immobiliari, prevedendo controlli approfonditi sui parcheggi riservati e sulle “lettere” dei residenti, e cercando al contempo di dare fiato al commercio cittadino cambiando alcune strategie in atto;

g) taglio degli eventuali sprechi nelle aziende municipalizzate, partecipate e nel comune, riorganizzando i servizi, riducendo all’osso i costi della politica ed eliminando le consulenze e le spese di rappresentanza;

h) organizzazione di incontri specifici con i rappresentanti delle istituzioni limitrofe per aumentare la forza territoriale nei rapporti con la regione e con il governo centrale, in particolare su sanità e ambiente;

i) investimenti nella cultura con la promozione di iniziative specifiche per i nostri musei, per i nostri teatri, per i nostri monumenti (Villa Henderson, villa Mimbelli, Goldoni, Quattro Mori, ecc. ecc.) sempre nell’ottica di pubblicizzazione delle nostre ricchezze.

E questo è solo l’inizio. Come non pensare alla lotta all’evasione fiscale locale (siamo ai primi posti in Italia), al piano del traffico ormai obsoleto, alla gestione del nuovo centro, alla costruzione dell’ospedale, al rifacimento dei manti stradali delle strade, ai progetti di edilizia popolare, all’utilizzo dei fondi europei, alla cura del lungomare e delle colline, ecc. ecc.

Il nuovo sindaco, la politica e, perché no, anche i cittadini dovranno sfidare tutti questi problemi con una mentalità nuova, senza timori, senza ideologie, senza conservatorismo.

Solo così potremo vincere la battaglia per una città moderna, accogliente, egualitaria, internazionale. Solo così Livorno potrà riappropriarsi della cultura necessaria per tornare ai fasti che da troppo tempo scelte miopi e comportamenti strumentali hanno fatto dimenticare.

Ultimi articoli