Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

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Ebbene si, lo ammetto! Di questi periodi sono la persona più disinformata dell’universo.

Il letto la mattina mi tiene troppo a lungo nel suo morbido abbraccio, poi quando ti alzi che fai? Ti neghi la goduria di un tuffetto al mare rigenerante? Torni a casa, mangi fuori e rotoli fino al giaciglio più vicino, il caldo torrido ti impedisce di muoverti dalla sdraio in giardino all’ombra per arrivare fino in camera dove ci sono: computer, libri, giornali, riviste, e tutti i più possibili disparati mezzi per informarsi… Perchè diciamocelo, di questi tempi in cui uno è bombardato e raggiunto ovunque da notizie, essere disinformati implica che uno sia veramente il più sfaticato e menefreghista degli esseri umani. Ma si… cosi è proprio come mi definirei nel pieno di agosto!

E così il massimo che riesco a fare è gridare dal mio scranno di plastica in fondo al giardino: “MAAAAMMAAAAAAAA mi porti il libro di Game of Throneessss??”. Si, perchè per chi non lo sapesse (pochi di voi immagino dato che intaso le vostre bacheche di facebook con foto, video, spoiler e quant’altro) io sono una fanaticissima della serie tv e dei libri (per chi fosse interessato la “settologia”, sette libri totali, si chiama “Cronache del ghiaccio e del fuoco”). Ecco!! Già, non sono poi cosi completamente ignorante! Una cosa l’ho trovata su cui sono ferratissima!! Dopo aver visto le tre serie della saga per ben due volte, ed essermi messa a leggere tutti i libri nel caso mi fosse sfuggito qualcosa…beh…potrei scriverci un trattato internazionale! Nomi e cognomi di ogni famiglia, motti e simboli delle casate, parentele varie, battaglie, intrighi, di-la-della-Barriera/di-qua-della-Barriera… Ma credo risulterei pesante! Quindi, tornando alla mia attuale disinformazione…be’…è dall’inizio di agosto che ogni giorno con buona volontà mi ripropongo la stessa cosa: “Bene Giulia! Il Ciampini esige un articolo per il blog…dato che ogni volta te la prendi ariosa, oggi inizia un pò a spulciare sui siti del Corriere, Repubblica, Huffington Post, Sole 24 ore, Limes, Internazionale, Eurobull, Europress…fatti un’idea delle notizie più interessanti, raccogli informazioni, butta giù qualcosa…”. Ottimo! Ci sono! Mi metto in postazione: apro Google Chrome e…la sola cosa riesco a digitare è www.facebook.it o al massimo “Breaking Bad streaming” (altra mia serie tv droga, per chi ancora non l’avesse capito sono una “streaming addicted”).

E così, senza nemmeno essermene accorta si sono fatte le 7 di sera, orario perfetto per uscire e fare un aperitivo al tramonto. A questo punto parte l’immancabile cantilena del “e vabbè…LO FACCIO DOMANI” che caratterizza al massimo il mio lifestyle. Cioè, mettiamo le cose in chiaro, mi ritengo una persona altamente affidabile, se mi prendo un impegno lo porto sempre a termine. Solo ci sono persone che se, per esempio, hanno una scadenza il mese dopo, dopo 10 giorni hanno già finito il loro lavoro; e poi ci sono io, che inizio a fare qualcosa a partire dal 21° giorno. Comunque no…non la chiamerei pigrizia, mi definirei un’amante del rischio, sapete quella sensazione adrenalinica di non sapere fino all’ultimo, al fotofinish, se ce l’hai fatta oppure no…(macchivoglioprendereingiro). Fatto sta che anche questa volta entro la fine del mese, Ale avrà il mio articolo!!

Spostandoci adesso appunto sull’articolo in se e per se, be’…credo che dobbiate ringraziarmi. Vi spiego perchè. Come vi dicevo, si, una vaga idea generale di quello che ci sta accadendo intorno ce l’ho: sbarchi in Sicilia, stragi in Egitto, aerei di Silvio che sorvolano le coste italiane…ma la fatica dell’approfondimento era immane. Unico obbligo morale, a dispetto della mia indolenza, è lo studio! Quindi al di la del dormire e mangiare, nella mia faticosa giornata dedico anche qualche oretta a preparare l’esame di settembre: Development Microeconomics (per voi comuni mortali Microeconomia dello sviluppo, ma sapete io sono cool e faccio il master in English). Quindi, presa dalla disperazione sul non sapere di cosa parlare nel mio prossimo articolo, in un afoso pomeriggio domenicale d’agosto, prendo la mia solenne decisione: scrivo sulla roba che sto preparando per l’esame! “Poco sforzo, ho tutti i papers davanti, leggerli tanto li devo leggere per forza…ottimo!”, penso. L’unica cosa però effettivamente, era che magari gli argomenti non fossero dei più leggeri e solari alla lettura di quanto si possa a richiedere a dei vacanzieri: il nuovo concetto del Social Risk Managment per i Paesi in via di sviluppo, e l’uso dei figli da parte della famiglie più povere come strumento assicurativo. Ora detto cosi penserete “ma cosa dice questa?”, ho pensato la stessa cosa del mio professore a lezione (mitico Professor Cigno tra l’altro, tanto ammmore per lui). Argomento comunque bello e interessantissimo, ma che diciamo non si confà con le letture da ombrellone. Quindi subito dopo ho pensato…ma non è che invece del “dynamic model of fertility decisions in which children serve as incomplete insurance good”, i nostri lettori magari preferiscono roba tipo “I consigli sulle serie tv di Miche?”. Mi metto nei loro panni e direi: SI!

Quindi la folgorazione: perchè informarli su un qualcosa sopra la quale anch’io non sono informata abbastanza, invece di sproloquiare sulla mia insofferenza estiva all’informazione?

Spero quindi di non avervi tediato troppo, e che a fine lettura dell’articolo, spengiate il vostro tablet con un sorriso, lo lasciate sotto l’ombrellone, e vi andiate a fare un bel bagno…che sono gli ultimi della stagione! Ma, brace yourselves, gli articoli pesanti sullo sfruttamento ve li sorbirete comunque i primi di settembre, quando farò il ripasso per l’esame! 😀

(E cosi, anche ad agosto, Giulia, al fotofinish, scrisse il suo articolo).

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