Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

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Stagione di concerti cercasi

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Il temporale di questa notte ispira piumoni e maglioni; dicono che l’Estate sia alla fine e che bisognerà riaprire gli armadi cercando cappotti e giacconi. Ma la cosa più bella che ci prospetta in Autunno/Inverno, sono gli innumerevoli concerti che arriveranno nel Bel Paese. Quali sono quelli che, dal basso della mia ignoranza, mi sento di consigliarvi?

Eccone alcuni (ovviamente non cito Bob Dylan o i Depeche Mode, giusto perché mi pare alquanto superfluo).

1) Amanda Palmer and The Grand Theft Orchestra: ve li ricordate i The Dresden Dolls? Nella mia adolescenza ne rimasi affascinata. Fattostà che ne faceva parte, insieme a Brian Viglione, Amanda Palmer che poi decise di intraprendere la sua carriera solista, fondando questa band.

Si esibiranno a Milano, il 9 Novembre, alla modica cifra di 17.25 Euro. Sono anche poco pretenziosi, dai…

2) Babyshambles – della serie “che ve lo dico a fare”. Cercherò di essere obiettiva, di dire che Doherty è sicuramente più famoso per altre sue storie che per i suoi cd. E che potrebbe anche essere più innovativo, diciamo. Ma ci piace così, con quel cilindro e le bretelle sulla camicia. Si esibirà a Milano e Roma, il 27 e il 28 Febbraio, rispettivamente a 34,50 Euro e 31,05 E.

3) Editors, a Milano (ma va’) il 10 Ottobre, 28.75 Euro (quest’anno vanno di moda le cifre impari).

Posso dire di aver testato sulla pelle la bellezza di averli sentiti dal vivo. Ergo, è un consiglio spassionato che do a tutti. Andateli a vedere! Muovetevi! Prendete il primo treno e accorrete! Per le donzelle, consiglio anche di munirsi di occhiali da vista (vogliamo parlare di Tom Smith?).

4) Emiliana Torrini. Indovinate dove? Magazzini generali di Milano, ovviamente. L’undici Novembre, 28.75 Euro.

Per questa cantante, di origini islandese, che ricorda un po’ Bjork e che intraprese il tour coi Thiever Corporation (ve la ricordate la canzone “Until the morning”??), sono soldi ben spesi!

5) Kaki King. Non sarà molto conosciuta, ma questa chitarrista (molto,ma molto talentuosa) e compositrice statunitense, merita davvero un ascolto. I Beatles sono sempre stati la colonna sonora della sua infanzia, tramandati da suo padre, che oltre ad essere avvocato appassionato di buona musica, collezionava chitarre. Ed ecco che il passo fu breve: Kaki King comincia a prender lezioni fin da bambina (anzi, più che bambina: a soli 4 anni). Crescendo si trasferisce a New York City, là dove i sogni diventano realtà… Iniziando a strimpellare la chitarra per le strade e nelle metropolitane, mettendosi da parte qualche risparmio con cui incise il suo primo demo, e cominciando a suonare al famoso “Mercury Lounge” (217 E Houston St, magari a qualcuno potrebbe interessare), attirò la curiosità della Knitting Factory che la portò sotto la sua ala.

Una pillola: ha collaborato per le musiche di Into the wild.

Comunque pochi discorsi; ha una dote innata di suonare la chitarra che pochissimi hanno e che, davvero, vi stupirà.

Quando si dice Madre Natura…

Firenze, il 6 Novembre al Tender Club, 17.25 Euro. Stessa cifra al Locomotiv Club, Bologna, 8 Novembre.

Che dire, quest’inverno non sarà poi così tanto rigido come sembra!

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