Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Parliamo di politica, più o meno seriamente.
Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Dannata memoria

Condividi

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

“Nonno, nonno…raccontami la storia di quando avete sconfitto Silvio Berlusconi, dai!” “Berlusconi? sì, aspetta fammici pensare…allora. L’abbiamo sconfitto nel duemila…” Che anno era? Non ricordo. Si, però, vabbè. Quella volta se non sbaglio aveva ottant’anni, era stanco, noi avevamo quel ragazzo candidato, giovane, bravo. Quindi, ripartiamo. Quand’è che è sceso in politica, lui? Un po’ di storia gliela dovrò raccontare a ‘sto ragazzo, no? Fammici pensare: 1994, certo! Pur di candidarsi, aveva riesumato anche i fascisti. E quegli scemi con le camicie verdi. Eh, ma durarono pochissimo! Ricevette un avviso di garanzia mentre presiedeva un incontro a Napoli, ricordo. Bossi se ne andò. No, quella non vale, dai. Allora, aspetta, son passati tanti anni… Sì, 1996, l’anno della vittoria dell’Ulivo! No, aspetta.. porca miseria, quando quello coi baffi, come cacchio si chiama, D’Alema!, si lui, fece cadere Prodi. Certo che eravamo proprio masochisti! No, dai. Allora: cinque anni dopo, fammi fare il conto… 2001? Sì! No. Quella volta ci facemmo battere con quello… quello con la faccia a piacione: Rutelli! Lui, il “Presidente operaio”, e noi Rutelli! Che fine ha fatto, poi? Boh.. comunque no, nemmeno questa.. 2006! Ecco, quella sì che è stata una bella vittoria. Però, aspetta, mi pare che avessimo solo due senatori – o tre, non mi ricordo – di vantaggio. Ah sì, Mastella, quel saltafosso! Traditore! Hai voglia di far coprire bene i senatori a vita e farli venire a votare a Febbraio. Ma lui, gli altri, se li comprava! Peccato che l’abbiamo scoperto solo diversi anni dopo, con quel faccendiere cubano che sputtanò tutto… o venezuelano. Ah no, era italiano e viveva a Panama: Lava..Lavi.. vabbè dai, nemmeno questa. Che figure ci faccio…

“Nonno allora?! Ti sei addormentato?” – “Un attimo, son passati tanti anni.. allora Berlusconi..”. Dov’ero rimasto? Ah sì, 2008, era appena nato il PD. Mi ricordo tanto entusiamo. Che bravo che era Veltroni, lui sì che era un leader. Ma come avrebbe potuto mai farcela? Ripartiva con il peso della gestione Prodi, esperienza che neanche un parto, povero Romano. Mica facile, e infatti prendemmo una sberla allucinante. Peccato, il PD quasi al 35%. Che peccato. E dopo? Fammi pensare.. 2010, se non sbaglio. Fini, l’ex fascista, lo abbandonò. Sì, ma lui era invincibile, aveva sette vite come i gatti. Come si chiamava quello con il nome strano? Quello che veniva dal partito di Di Pietro… Scilipoti, sì, mannaggia a lui! Comprato anche lui, per non si sa che cosa. Lo salvò insieme a pochi altri prima di Natale. Ah però, poi l’anno dopo ci pensò l’Europa, eh! Spread a mille, credibilità internazionale sotto zero. Napolitano nominò quel professore, quello della Bocconi, Mario Monti, ecco!, senatore a vita e fece dimettere Berlusconi. Tutti a festeggiare. E invece, subito dopo, ci toccò il “Governo delle larghe intese”. Larghe intese un corno! Ti veniva il mal di stomaco quando guardavi la televisione. Ah sì, risanamento! Austerità! E noi? Lì, buoni, zitti. C’era da essere responsabili, dicevano. No, dai, nemmeno questa posso raccontargli, a questo povero figliolo. A quel giro ci ha salvato un ex comunista di quasi novant’anni, insieme ai governi europei. Oddio, mi sta venendo il mal di testa…

“Nonno! Dai, che mi sto annoiando..” – “Un attimo, un attimo…aspetta…”. Allora, dopo cos’è successo? Elezioni del 2013, finalmente. Le Primarie le vinse Bersani: io lo votai anche, vai a sapere… Eravamo in stravantaggio, sì. Ma non si vinse nemmeno quella volta. O, almeno. Alla Camera sì, al Senato no. Legge porcellum, si chiamava. Certo, che tempi! Volevamo essere un paese normale e facevamo chiamare le leggi elettorali “porcellum”! Quindi ci toccò andare al governo con loro, che un giorno ti ricattavano e l’altro pure. Con quelli del comico, di Grillo, che stavano a guardare e facevano i filmini, volevano lo streaming! Poveracci.. Ok, lasciamo perdere anche questa, va’! Aspetta, però.. Questa sì: mi ricordo che la moglie, l’anno del terremoto a L’Aquila – che tragedia, mamma mia! -, iniziò a parlare di “vergini che si offrivano al drago”. Quello era impazzito. Andava alla feste delle minorenni. Poi Ruby! Si, Ruby! Quella ragazzina.. Quando lui telefonò in questura dicendo che era la nipote del dittatore egiziano. E quando la Camera votò credendo alla favola della nipote? che tempi! Festini ad Arcore, Bunga Bunga! Mi ci viene quasi da ridere. E infatti poi lo condannarono. O era forse per un’altra cosa? Non ricordo. Sì, però, vabbè, quello che conta è che si votò la decadenza! Fuori dal Senato! A ca-sa! A ca-sa! Però, ferma un attimo. Qui che c’entra la sinistra? Fu la magistratura a fare tutto, come nel 1994. Cavolo!, non ci avevo pensato. 1994 e 2013, sempre la magistratura. E noi, in vent’anni, nemmeno una legge sul conflitto di interessi. Che schifo. Che vergogna. Che poi, aspetta!, addirittura, mi sembra di ricordare che al momento della votazione chiedemmo una deroga al voto segreto previsto in quei casi, perchè non ci si fidava nemmeno dei nostri in Parlamento…

“Nonno, basta, mi sono stufato! Ti chiedo le cose e ti distrai. Allora, com’è che l’avete sconfitto? Me lo vuoi dire o no?” – “Sconfitto?…sconfitto.. ehm…Senti, nonno ora è stanco e non si ricorda tanto bene… Dannata memoria!” – “Uffa! Non ti ricordi mai niente!” – “Eh, che ci vuoi fare…ma la vuoi sapere la storia di quando abbiamo vinto il Mondiale in Germania? Quella è bella, eh! Allora, era il 2006… e in porta c’era Buffon, fortissimo, e in difesa…”

 

Ultimi articoli