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Brace yourselves… arrivano i consigli di Miche per le serie tv. (Parte2)

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Alla fine, per cause di forza maggiore, il pezzo sul travagliato congresso del PD, l’ho fatto. Il Governo continua ad annaspare e a rinviare… dalla politica, quindi, niente spunti divertenti (per ora).

Torniamo a parlare di cose importanti: le serie tv.

1. “Scandal”: il nome è indicativo. Olivia Pope e il suo team, dopo aver fatto vincere le presidenziali al candidato repubblicano John Fitzgerald Grant III, aiutano i VIPS a evitare scandali di natura politica. Sullo sfondo delle operazioni della squadra: sesso e lotte per il potere. Prima stagione molto carina e ben fatta, seconda stagione un pochino avvitata su stessa e sui complotti all’interno della Casa Bianca.

Curiosità della serie, il personaggio principale (Olivia Pope) è ispirato ad una persona realmente esistita, Judy Smith, vicecapo ufficio stampa di George W, Bush.

2. “Downton Abbey”: classica saga familiare, in costume. I fatti si svolgono fra il 1912 (la serie inizia con la morte di un cugino che era a bordo del Titanic, una morte che sconvolgerà le vite dei personaggi) e i primi anni ’20 (a partire dalla terza stagione, che andrà in onda a partire dall’autunno 2013). La serie tv ha vinto numerosi premi, fra cui sei Emmy Awards nel 2011, ed è entrata nel Guinness dei Primati, come show dell’anno più acclamato dalla critica; le prime puntate, certo, potrebbero risultare un pochino pesanti da digerire, ma superate quelle, non vi stancherete facilmente di questa grande narrazione di fine Belle Epoque.

Nella serie, sono presenti due conoscenze del grande pubblico: Maggie Smith (la Professoressa Minerva Stone in “Harry Potter” e l’aristocratica britannica Lady Hester Random in “Un tè con Mussolini” nella parte della Contessa Madre, solo per citarne alcuni) e, soprattutto, la bella Rose Leslie, qui nelle vesti di una timida governante… è strano poi rivederla nei panni della guerriera Ygritte ne “Il Trono di Spade”.

3. “Boardwalk Empire”: direi che il sottotesto della serie è eloquente, “Atlantic City, 1920. Quando l’alcool fu messo fuorilegge, i fuorilegge divennero i re.” I fatti si svolgono ad Atlantic City ai tempi del proibizionismo, dove fa la sua comparsa un corruttissimo Steve Buscemi, (vincitore tra l’altro del Golden Globe come miglior attore in una serie drammatica), boss mafioso e politico part time, che festeggia i proventi della vendita illegale di alcool.

Sono presenti tutti i principali boss mafiosi dell’epoca, come Al Capone e Lucky Luciano.

4. “Copper”: di questa serie c’è poco da dire, ma solo perché, per adesso, è uscita una sola stagione, anche se a breve dovrebbe uscire una seconda stagione. La trama, è avvincente per l’originalità dell’ambientazione; siamo abituati a vedere dei polizieschi nella New York moderna, col suo traffico e i suoi grattacieli ma.. non in “Copper”… la storia si sviluppa nel 1860, in piena Guerra Civile Americana.

Kevin Corcoran, e i suoi colleghi (il corpulento e burbero detective O’Brien, e il donnaiolo Maguire, N.dR) sono, come vuole la tradizione statunitense, tutti immigrati irlandesi arruolatisi nella polizia. Il loro obiettivo è semplice, mantenere l’ordine nel quartiere di “Five Point”, il quartiere più malfamato della New York dei tempi.

Ad aiutarli nelle indagini ci sarà Matthew Freeman, un medico afroamericano.

5. “The Walking Dead”: per me, una grande delusione. Avevo letto il fumetto (che consiglio, si trova anche su internet) e pensai subito che sarebbe venuta una grande serie e invece ne è venuta fuori una cocente delusione, per un appassionato del genere zombie. La trama è abbastanza classica: si sviluppa nel mondo un epidemia, un virus, che trasforma le persone in zombie: pandemia, polizia ed esercito distrutti dopo poco… insomma, “apocalisse zombie”..ma veniamo ai nostri.

Il giudizio non è così severo per la prima stagione, che si merita un 7: ritmo incalzante, condito da qualche flashback, sangue, (dopotutto è un horror), serie ben fatta, e uno aspetta trepidante la seconda stagione.

Seconda stagione: iniziano le prime crepe. Nella prima metà della stagione, i sopravvissuti rimangono per puntate INTERE a cercare una bambina del loro gruppo, tale Sophia, risultato di questa noiosa caccia al tesoro: ho augurato la morte alla ricercata dalla fine della prima puntata della seconda stagione. Ritrovata (…) Sophia, la serie si riprende, lentamente. Voto: 5 e mezzo

Terza stagione: “Dio, che noia! Ma chi me l’ha fatto fare?C’è altro da vedere?”, questo è quello che ho pensato dopo poco che era iniziata la terza stagione. Ho visto una serie avvitata su stessa, incapace di parlare al pubblico e intrisa di psicologismi da quattro soldi sui personaggi… di sangue e zombie nemmeno l’ombra.. e la cosa è alquanto bizzarra, visto che la serie si intitola “I morti che camminano”. L’unico che ravviva la serie è “Il Governatore”, uno dei cattivi, new entry della serie in questa terza stagione. Voto: 4.

A ottobre dovrebbe iniziare la quarta stagione: per me, è sicuramente l’ultimo appello… o si riprendono con un po’ più di azione, o la quarta stagione, sarà l’ultima che guarderò.

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