Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Parliamo di politica, più o meno seriamente.
Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

Trump vuole i dazi sul parmigiano

Condividi

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

Qualcuno si starà chiedendo: cos’è questa storia del dazi sul Parmigiano? Ve la spiego in poche righe.

La WTO (World Trade Organization, l’Organizzazione Mondiale per il Commercio) ha riconosciuto il diritto degli USA ad applicare sanzioni nei confronti dei prodotti europei. Guarda caso, tutto nasce con i presunti aiuti di Stato europei ad Airbus. Boeing è così danneggiata dall’UE o, almeno, questo è quello che sentenzia la WTO, dimenticandosi completamente di due Boeing 737 Max che si sono schiantati uno nel mar d’Indonesia e l’altro in Etiopia nel corso di pochi mesi, con centinaia di morti e cancellazione degli ordini per miliardi di euro annessi. Questo perché, così pare, i collaudi da parte dell’agenzia americana per il controllo aereo sono stati fatti in maniera troppo superficiale

Ma cosa c’entra la Boeing con il Parmigiano, vi chiederete voi?

Semplice. Non potendo colpire il competitor diretto Airbus – Boeing è destinata a perdere sempre di più, a causa dei propri errori e della concorrenza della onnipresente Cina, che ha iniziato anche a farsi gli aerei per conto proprio, vedi COMAC – si colpisce quello che di meglio esporta l’UE: il mercato agroalimentare. Faccio presente che se avessimo firmato un accordo con gli USA (cosiddetto Ttip) come lo abbiamo siglato invece con il Canada (il Ceta), la strada delle sanzioni sarebbe stata difficilmente percorribile. Ma non è finita qui. Nei prossimi mesi, i dazi potrebbero anche colpire altri beni, come le auto tedesche o altri beni di lusso, quali gioielleria, alta moda e Ferrari. Oramai è guerra aperta.

Pensate davvero che le grandi organizzazioni internazionali siano imparziali e agiscano come adulti coscienziosi? Purtroppo non è così.

Infine, c’è un altro fattore strutturale forse anche più importante da tenere in considerazione. L’11 settembre 2011, l’economia americana ha iniziato la discesa che difficilmente terminerà senza un duro scontro con la Cina. Trump, inoltre, sente sempre più vicina la scadenza di mandato (le primarie democratiche sono già iniziate) che finirà esattamente tra un anno. Qualcosa dovrà pur fare Mr. Trump per provare a non perdere, oppure no?

Alcuni link per approfondire:

Il Sole 24 ore
Ansa
Repubblica
Wired
Business Insider

Ultimi articoli