Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

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Mele marce

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Dopo 10 anni esatti Apple ha presentato una trimestrale, quella relativa al secondo trimestre 2013, con utili in discesa. Il titolo ha perso il 40% del suo valore dell’autunno e sul mercato i competitors asiatici affilano le unghie. Che la crisi abbia colpito anche gli eredi di Steve Jobs?

La risposta è molto più complessa: Apple con il lancio del nuovo iphone e e del nuovo ipad ha incrementato le vendite in termini assoluti, perdendo però quote di mercato rilevanti, specialmente nel settore degli smartphone. L’esplosione del fenomeno smartphone nei paesi asiatici e africani ha portato il settore a crescere di un poderoso 56% nel 2012 a discapito dei telefoni tradizionali; ma proprio in questi nuovi mercati, dove la competizione si fa prevalentemente sul prezzo Apple ha pagato un prezzo altissimo.

Imprese come Samsung hanno lanciato sul mercato apparecchi per diverse fasce di prezzo, mentre altre come Hoawei si sono specializzate sul segmento “low cost”, Apple è rimasta soltanto in quello “top” non riuscendo a sfondare nei paesi emergenti.

Tim Cook (CEO Apple) e il suo staff intendono rimediare immediatamente, predisponendo per l’autunno il lancio del nuovo iphone 5S, con un prezzo annunciato di 99 dollari per il mercato americano, e del nuovo sistema operativo iOS 7 progettato per modificare radicalmente l’interfaccia grafica dei dispositivi Apple.

Cook nel prossimo autunno si giocherà molto del suo futuro nell’azienda californiana, il fallimento di questa nuova strategia provocherebbe quasi sicuramente un cambiamento de vertici di un’azienda che dalla prematura scomparsa del suo fondatore non sembra più la stessa.

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