Parliamo di politica, più o meno seriamente.

Dipende dal clima, siamo meteoropatici.

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Tutti si chiedono che sta succedendo a Livorno

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Mai come adesso Livorno è sotto l’attenzione di tutti. Quotidiani nazionali si pongono domande e scrivono editoriali.

Nel mio piccolo io, livornese che lavora a Firenze, è dall’8 giugno 2014 (data della vittoria di Nogarin alle elezioni comunali) che vengo tempestata di domande su cosa diavolo stia accadendo nella mia città.

Come dar torto a chi chiede?

Facendo un breve riassunto, in questi questi 78 giorni abbiamo assistito a:

Una promessa di rivoluzione e una vittoria clamorosa che ha visto la “guerra” di tutti contro il Pd in una città roccaforte del centro-sinistra. Per farsi un’idea era sufficiente essere al Comune la sera del ballottaggio. Io c’ero e vi assicuro che il clima non era da elezioni democratiche ma da rivoluzione popolare contro un dittatore. .

Un bando per Assessori aperto a tutti e basato sui curriculum che si è rivelato una farsa.

Un “cowboy” accanto a Nogarin durante la presentazione del primo pezzo di Giunta (e giuro che mentre andava in streaming ho ricevuto almeno 5 telefonate che mi chiedevano preoccupati se fosse uno degli Assessori nominati).

Poi c’è stato l’Assessore durato meno di 24 ore: Simona Corradini, nominata alla mobilità ma “colpevole” di essere stata candidata a consigliera con un’altra lista civica. E’ passata, nell’arco di un giorno, da essere difesa a spada tratta da Nogarin per l’eccellente curriculum (non poteva fare a meno di sceglierla) a essere silurata senza troppi convenevoli.

E’ stata poi la volta dei litigi interni al Movimento “risolti” con Nogarin che ha fatto scrivere dall’avvocato ai meetup dissidenti “non legittimati a usare il nome di Grillo e dei 5 Stelle”.

E ancora, per non avere tregua neanche a Ferragosto, due Assessori nominati dal capogruppo dei 5 stelle (e uno che sembrava silurato) all’insaputa del Sindaco che ha risposto facendosi un selfie a San Vito Lo Capo.

Dopo 3 variazioni in 72 giorni abbiamo finalmente (almeno per ora) un giunta completa con una squadra di 10 persone.

In questo quadro c’è una Livorno che aspetta risposte alla crisi economica e alla disoccupazione.

C’è un ospedale nuovo che è stato bloccato e il Presidente e l’Assessore regionale alla Sanità che aspettano un progetto alternativo dal Comune.

C’è un annuncio di trasporto pubblico gratuito per tutti senza un accenno di spiegazione su come intende farlo.

E, naturalmente, a causa del boomerang Giunta, la discussione sulle linee programmatiche è slittata al 9 settembre.

Ecco perché non so cosa rispondere quando mi chiedono “che succede a Livorno?” .

Sono un’iscritta al PD e ho fatto la campagna elettorale per Marco Ruggeri, è palese che a me Nogarin non abbia mai convinto, né nelle modalità né nei contenuti.

Il problema è che, ad oggi, non ci sono contenuti e non si discute nel merito ma solo delle discutibili figure che sta facendo l’amministrazione, perdendo tempo e dimostrando di non avere le idee chiare su niente.

Nogarin ha dichiarato “basta gossip”. Credo sia l’unica cosa su cui siamo d’accordo.

Per smettere di parlare di Gossip però forse sarebbe sufficiente che il sindaco anziché preoccuparsi dei dissidi interni iniziasse ad occuparsi di Livorno.

Attendiamo speranzosi .

 

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