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Le ragioni del mio impegno politico

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Partendo dal presupposto che tanti oggi hanno perso fiducia nella politica e nei politici, per diversi motivi che non starò qua ad elencare dato che non basterebbe un mese di ferie per dirli tutti, ma per quanto riguarda il mio caso e nel mio piccolo non è andata proprio cosi. Circa quattro anni fa mi ho deciso di buttarmi in questa esperienza nel mondo della politica all’interno di un circolo del mio quartiere ”Corea”, dove ho trovato un’ambiente splendido con persone fantastiche e che mi hanno fatto subito sentire a mio agio.

Abbiamo lavorato, proposto e sfortunatamente abbiamo condiviso la sconfitta delle elezioni comunali. Chi mi conosce sa che sono un ragazzo che, come si dice a Livorno, affronta tutte le cose di ”pancia”. Era ormai un po’ di tempo che nella mia mente balenava il pensiero di intraprendere una nuova sfida, essendo un forte sostenitore del fatto che per cambiare qualcosa dobbiamo metterci anima e cuore ma soprattutto presenza perchè non è davanti ad una tastiera o nei bar che si può davvero ottenere qualcosa. Per raggiungere dei cambiamenti serve impegnarsi all’interno del sistema, portando avanti i propri valori ed ideali. Anche se in alcune circostanze o situazioni si può essere in minoranza, bisogna resistere e un giorno la minoranza potrà essere la maggioranza.

Infatti non è stato tutto rose e fiori. Ad esempio negli ultimi anni il PD ha passato molto tempo a parlare di se stesso e si è come dimenticato della nostra città. Fortunatamente, dopo anni di difficoltà qualcosa sembra essersi mosso e con l’ultimo congresso a Livorno,  si è tornati a dare una spinta alla città soprattutto nelle dinamiche nazionali ed europee riguardo agli investimenti sulla portualità, evidenziando così le molteplici potenzialità, nonché i numerosi posti di lavoro che il porto potrebbe offrire.

Purtroppo però manca ancora quella complicità tra il partito ed il cittadino. Per questo torna fondamentale, da parte di tutti, l’impegno massimo nell’essere presenti sul territorio e essere vicini alle aziende in crisi, cercando di aiutarle nei momenti più difficili, anche se dall’opposizione. Magari cercando di dare visibilità alle tante difficoltà.

Mi sono accorto inoltre di una grande assenza dei giovani nell’universo politico. Con questo nulla voglio togliere alle altre generazione. Generazioni con le quali ho condiviso i miei ideali politici, con le quali  mi sono trovato in contrasto, ma è altrettanto vero che grazie a loro sono cresciuto “politicamente”. Il fatto è che quando la generazione che deve lottare per il proprio futuro è largamente assente, non si può sperare che chi certe battaglie le ha già condotte, le faccia di nuovo per te. E soprattutto il punto di vista è indubbiamente diverso…

Durante il mio percorso ho avuto modo di incontrare un ragazzo semplice, preparato e molto intelligente, il quale mi ha coinvolto in molti appuntamenti dove ho conosciuto altri tra ragazzi e ragazze molto disponibili ed aperti, tutti accomunati dal volontariato e dalla passione. E tutti insieme abbiamo intrapreso un percorso lungo, difficile ma molto bello, per cercare di risollevare il partito in questa città per ridare un’immagine diversa. In questi mesi abbiamo collaborato, discusso, a volte abbiamo anche litigato, ma pur sempre nel rispetto.

Per quanto riguarda la mia linea di pensiero a livello nazionale, vi posso dire che sostengo Renzi, cosa che faccio presente ad ogni assemblea o riunione. Questo però non toglie che io abbia i miei pensieri ed i miei ideali. I quali non verranno mai cancellati e per i quali spesso non sono stato d’accordo con alcune manovre fatte dal governo. Il pensiero critico serve sempre e non si può essere sempre accondiscendenti. Vi posso citare due esempi per farvi capire cosa intendo: prima di tutto, la mancata riforma sulle pensioni, cioè l’abbassamento dell’età pensionabile al fine di riuscire ad inserire nel mondo del lavoro i milioni di giovani che aspettano lottando e cercando con tutte le forze di guadagnarsi un posto di lavoro; la seconda è l’abolizione dei vitalizi, pensioni d’oro e qualsiasi forma di favoritismo nei confronti dei parlamentari.

Durante questi ultimi anni ho capito che la politica non è solo quella che vediamo in televisione, ma è anche come facciamo noi, ritagliandosi un po’ di tempo dalla nostra vita privata, dedicandola al partito, cercando di dare un contribuito al miglioramento a cui tutti ambiamo. Questo non viene fatto per guadagnare qualche soldo, che ovviamente né io né tutti gli altri volontari del partito vedono, ma solo ed esclusivamente per passione, per cercar di cambiare le cose, ed oggi Livorno di cose ne deve cambiare tante, forse troppe.

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